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Centro commerciale in Iraq avvolto dalle fiamme: bilancio drammatico

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Un violento incendio in un centro commerciale di al-Kut, Iraq, causa numerose vittime e colpisce la comunità: indagini avviate e giorni di lutto.

Un violento incendio ha colpito un centro commerciale in Iraq, scatenando un inferno di fiamme che ha rapidamente avvolto l’intera struttura. Le squadre di soccorso sono intervenute tempestivamente, ma le condizioni sul posto si sono rivelate estremamente drammatiche.

Le fiamme divorano un centro commerciale in Iraq

Un vasto incendio è scoppiato nella tarda serata di mercoledì 16 luglio in un centro commerciale situato nella città orientale di al-Kut, in Iraqì.

L’edificio, inaugurato appena una settimana fa, ospitava negozi, un ristorante e un supermercato su cinque piani.

Le fiamme hanno rapidamente avvolto la struttura, provocando numerose vittime, molte delle quali sono rimaste intrappolate e sono morte per asfissia. Oltre ai decessi, 45 persone sono state salvate dalle squadre di soccorso intervenute prontamente sul posto.

Le cause dell’incendio, divampato al primo piano del centro commerciale, sono ancora al vaglio degli investigatori, che hanno annunciato la pubblicazione dei risultati preliminari entro 48 ore. Il governatore della provincia di Wasit, Mohammed Jamil al-Mayahi, ha dichiarato tre giorni di lutto in memoria delle vittime e ha assicurato l’avvio di procedimenti legali contro i proprietari dell’edificio e del centro commerciale.

Le fiamme divorano un centro commerciale in Iraq: tragico bilancio

“Il tragico incendio ha causato la morte di 61 cittadini innocenti, la maggior parte dei quali è morta soffocata nei bagni, e tra loro 14 corpi carbonizzati che devono ancora essere identificati”, ha dichiarato il ministro degli Interni.

Le ambulanze hanno operato senza sosta fino alle prime ore del mattino, trasportando le persone ferite all’ospedale di al-Kut, situato a circa 160 chilometri a sud-est di Baghdad, dove i letti si sono rapidamente riempiti. Mentre alcune salme venivano allestite per la tumulazione e i familiari in lutto si sono raccolte in preghiera, i corpi di più di 15 vittime gravemente bruciate hanno reso necessario il ricorso al test del DNA per poter essere identificati.

Abbiamo altri corpi che non sono stati recuperati ancora sotto le macerie del fuoco”, ha detto a Reuters il funzionario della città Ali al-Mayahi.