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Negli ultimi mesi, il conflitto in corso a Gaza ha portato a un incremento allarmante dei decessi di palestinesi all’interno delle carceri israeliane. Un recente rapporto di Physicians for Human Rights Israel (PHRI) ha rivelato che almeno 94 palestinesi sono morti in custodia israeliana dal mese di ottobre. Questa situazione solleva interrogativi preoccupanti sulle condizioni di detenzione e sui diritti umani in Israele.
Un aumento preoccupante dei decessi
Il rapporto di PHRI ha sottolineato che la maggior parte dei decessi documentati, circa 68, proviene dalla Striscia di Gaza, mentre 26 riguardano prigionieri dalla Cisgiordania o cittadini israeliani. Più della metà delle morti, precisamente 52, sono state attribuite a prigioni militari, con i restanti 42 decessi avvenuti negli istituti gestiti dal Servizio Penitenziario Israeliano (IPS).
Le condizioni di detenzione
Il rapporto di PHRI ha messo in evidenza le condizioni disumane in cui versano i prigionieri palestinesi. Le denunce di abusi fisici, tra cui contusioni, fratture costali e danni agli organi interni, si verificano con preoccupante frequenza. Inoltre, la negligenza medica e la malnutrizione severa contribuiscono ai decessi in custodia. La combinazione di violenze fisiche e di un trattamento sanitario inadeguato crea un ambiente letale per i detenuti.
Il silenzio delle autorità israeliane
Le autorità israeliane hanno smesso di fornire informazioni sui detenuti all’International Committee of the Red Cross (ICRC), rendendo impossibile per le famiglie ottenere notizie sui propri cari. Questa mancanza di trasparenza ha portato a una vera e propria sparizione di migliaia di palestinesi, aggravando ulteriormente la situazione.
Il caso del Dr. Hussam Abu Safia
Un esempio significativo è il caso del Dr. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahiya, rapito dalle forze israeliane nel mese di dicembre. Nonostante le richieste internazionali per la sua liberazione e le denunce di torture a cui sarebbe stato sottoposto, le autorità israeliane hanno negato di averlo arrestato per giorni, generando confusione e angoscia tra i familiari.
Preoccupazioni sulle morti in custodia
PHRI ha espresso profonde preoccupazioni riguardo al numero reale di palestinesi deceduti in custodia, sostenendo che la cifra potrebbe essere significativamente superiore a quella ufficialmente documentata. L’organizzazione ha richiesto un’indagine internazionale indipendente sulle circostanze di queste morti, sottolineando la necessità di rendere conto delle violazioni dei diritti umani che avvengono nei carceri israeliani.
Le gravi violazioni dei diritti umani e le condizioni inaccettabili affrontate dai prigionieri palestinesi richiedono un’attenzione urgente da parte della comunità internazionale. È fondamentale affrontare la mancanza di responsabilità e la continua impunità delle autorità israeliane per garantire giustizia e dignità ai detenuti.