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Liliana Resinovich, salta conferimento incarichi: quali sviluppi attendersi adesso

Liliana Resinovich

Colpo di scena nel caso Liliana Resinovich: bloccato il conferimento di nuovi accertamenti a cinque esperti. Ecco cosa è successo.

Nel caso Liliana Resinovich si è registrato un nuovo colpo di scena: la Procura, che oggi avrebbe dovuto affidare a cinque esperti il compito di svolgere nuovi accertamenti tecnici non ripetibili, ha visto improvvisamente bloccato il conferimento di questi incarichi. Questo stop inatteso apre interrogativi sulle prossime mosse dell’indagine e sugli sviluppi futuri del procedimento giudiziario, già complesso e delicato.

Liliana Resinovich, salta conferimento incarichi: la richiesta dei legali di Visintin

Un inatteso colpo di scena ha segnato l’iter giudiziario del caso Resinovich: la Procura, che oggi avrebbe dovuto affidare a cinque esperti l’incarico per svolgere nuovi accertamenti tecnici non ripetibili, ha visto il conferimento sospeso. La sospensione è stata richiesta dai legali di Sebastiano Visintin, Paolo e Alice Bevilacqua, che hanno avanzato una riserva di incidente probatorio.

I professionisti designati dalla Pm Ilaria Iozzi — Cristina Cattaneo, Stefano Tambuzzi, Elena Pilli, Rosario Casamassima e Oscar Ghizzoni — erano presenti in parte in presenza e in parte da remoto. Al momento non sono stati resi noti i dettagli specifici degli accertamenti richiesti.

All’incontro ha partecipato anche l’avvocata Federica Obizzi, che rappresenta Veronica Resinovich, nipote di Liliana, la quale ha espresso soddisfazione per l’andamento delle cose e per l’impegno mostrato dalla Procura nella risoluzione del caso.

Liliana Resinovich, salta conferimento incarichi: quali sviluppi attendersi adesso

In queste situazioni, il pubblico ministero non può procedere autonomamente con l’accertamento tecnico irripetibile, ma deve attendere che l’indagato presenti una richiesta di incidente probatorio. Tale istanza sarà quindi esaminata dal Gip. Solitamente, questa misura viene adottata per acquisire una prova che non potrà essere replicata, in una fase del procedimento che permette alle parti coinvolte di partecipare, garantendo così il diritto al contraddittorio e alla difesa.

Intanto è stato trasferito il tecnico autoptico che aveva ammesso di aver lesionato una vertebra di Liliana Resinovich durante una manovra preliminare all’autopsia. Questa lesione è uno degli elementi della nuova perizia che esclude il suicidio e ipotizza un coinvolgimento di terzi.