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Una lite familiare a Milano è sfociata in tragedia: un uomo ha accoltellato a morte il cognato. Secondo le prime ricostruzioni, il violento scontro sarebbe nato da tensioni legate a presunti abusi subiti dalla sorella dell’aggressore. La comunità locale è sconvolta mentre le autorità indagano per chiarire dinamica e responsabilità dell’omicidio.
Lite familiare finisce in tragedia a Milano: cognato accoltellato a morte
Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 agosto, piazzale Ferrara, nel quartiere Corvetto di Milano, è stato teatro di una violenta aggressione. Un uomo di 32 anni, Gabriel Jefferson Garcia Jimenez, cittadino ecuadoriano, è stato accoltellato in strada e trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove è deceduto poco dopo. L’aggressore, Josè Brayan Vera Siguenza, 29 anni, anch’egli ecuadoregno, è stato fermato e arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio.
Josè Brayan Vera Siguenza era già noto alle forze dell’ordine: nel 2014 era stato arrestato per tentato omicidio dopo una rissa tra gang sudamericane a Milano, durante la quale un ragazzo rimase accoltellato.
Lite familiare finisce in tragedia a Milano: indagini in corso
I carabinieri delle stazioni Vigentino e Monforte, insieme al Nucleo Radiomobile, sono intervenuti immediatamente sul luogo dell’aggressione. Grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, l’uomo è stato individuato e arrestato a circa 200 metri dal punto dell’accoltellamento.
L’arma del delitto è stata sequestrata e Siguenza, medicato per alcune ferite riportate durante la fuga, è stato trasferito al carcere di San Vittore. Sulla vittima è stata disposta l’autopsia per accertare le cause esatte del decesso.
Lite familiare finisce in tragedia a Milano: dinamica e movente
Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia sarebbe scaturita da una lite familiare degenerata in violenza. L’aggressore ha confessato di aver agito per difendere la sorella, sostenendo che la vittima avrebbe maltrattato la donna.
Durante il conflitto, Siguenza avrebbe impugnato un coltello da cucina colpendo ripetutamente il cognato al torace e all’addome. La sorella, tuttavia, ha smentito la versione del ventinovenne, e le autorità continuano a indagare per chiarire i reali motivi dell’omicidio.