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Luca Trapanese scrive nuovamente a Giorgia Meloni: "Peccato tu non sia venuta a trovarci"

Luca Trapanese Giorgia Meloni

A qualche mese di distanza Luca Trapanese è tornato a scrivere al premier Meloni: "Le donne non sono solo mamme!"

Era il 4 settembre del 2022 quando l’assessore al Welfare del comune di Napoli, Luca Trapanese, scriveva sui social una lettera aperta rivolta all’allora candidata premier, Giorgia Meloni. A qualche mese di distanza, Trapanese che è anche il papà di Alba, la piccola affetta da sindrome di down da lui adottata, è tornato nuovamente a rivolgersi a cuore aperto al presidente del Consiglio: “Ti eri dichiarata disponibile e felice di un confronto con me”, ha scritto.

Luca Trapanese scrive di nuovo a Giorgia Meloni: “Avresti visto che siamo una famiglia

Trapanese ha esordito nella lunga lettera: “Cara Giorgia Meloni , torno a scriverti dopo qualche mese dalla tua risposta. Ti eri dichiarata disponibile e felice di un confronto con me, ma poi, sebbene avessi accettato pubblicamente il mio invito cena, a mangiare la pizza con me e Alba non ci sei mai venuta”.

Ha poi proseguito: “Questa settimana hai rilasciato un’intervista a Silvia Grilli, direttrice del settimanale Grazia, che ha messo la tua faccia in copertina con scritto: “Ragazze, liberiamo il nostro potere!”

Mi aspettavo di leggere da parte della prima Presidente del Consiglio donna parole di elogio alle donne per i loro talenti, un invito a difendere la propria libertà di realizzarsi, coltivare le proprie passioni, fare delle scelte, lavorare e raggiungere posizioni di prestigio e potere al pari degli uomini”.

Trapanese ha anche constatato amaramente: “Si scopre che il potere che le donne dovrebbero liberare, secondo il tuo punto di vista, sarebbe limitato all’essere madri, mettere al mondo figli, rinunciare ad abortire laddove invece avessero deciso di farlo. Una totale riduzione della donna ai minimi termini. Mi piacerebbe anche che tu mi spiegassi cosa sarebbe l’ideologia gender che nomini anche nell’intervista, locuzione peraltro coniata da te”.

“Alba non voluta da oltre 30 famiglie tradizionali”

Non ultimo l’assessore al welfare ha nuovamente condiviso quella che è la sua esperienza di uomo single, omosessuale e soprattutto padre di Alba: “Io ho adottato Alba, una bimba down abbandonata da una donna alla nascita e non voluta da oltre 30 famiglie tradizionali, quelle a cui, dici nell’intervista, avrebbe diritto ogni bambino. Peccato che tu non sia venuta a trovarci come avevi promesso, avresti conosciuto la nostra famiglia – posso chiamarla così oppure un papà e una bimba non sono una famiglia?

Infine ha concluso: “A casa nostra avresti capito che l’amore e la gioia che circondano Alba sono così grandi che la rendono totalmente felice.

Penso che sia proprio per questo che non hai mantenuto la promessa, per non vedere ciò che è così evidente. Io e Alba ti salutiamo, rammaricati e anche un po’ dispiaciuti per te, che non riesci a cogliere l’enorme bellezza custodita nell’unicità di tutte le famiglie che si amano”.