Nei giorni scorsi la richiesta di patteggiamento presentata dall’autore del pestaggio era stata respinta dal giudice Angelo Zizzari e, in queste ore, la posizione dell’uomo si è ulteriormente complicata a seguito del decesso della vittima. É infatti morto, dopo un’agonia durata mesi, Giuseppe Prestifilippo, l’anziano che lo scorso 2 agosto era stato pestato brutalmente per futili motivi.
Morto Giuseppe Prestifilippo: il decesso dopo mesi di agonia per un pestaggio
Non ce l’ha fatta Giuseppe Prestifilippo, l’anziano massacrato di botte da un vicino di casa ad Alezio, in provincia di Lecce, lo scorso 2 agosto. Un pestaggio avvenuto per ragioni futili legate al danneggiamento di un tubo ubicato tra le abitazioni dei due uomini. Il 78enne nato a Palermo e residente nella provincia di Monza e Brianza, nel comune di Carate Brianza, è morto dopo un lungo ricovero e mesi di agonia.
L’uomo trascorreva diversi mesi ad Alezio (la moglie era originaria del luogo) e qui si è consumato il dramma: ne era seguito il ricovero d’urgenza in Rianimazione per poi disporne il trasferimento in una clinica milanese. Quattro mesi dopo le condizioni del 78enne sono peggiorate, nella giornata di sabato e la mattina seguente l’uomo è deceduto.
Questo complica pesantemente la posizione giuridica dell’aggressore che nei giorni scorsi aveva tentato mediante i suoi avvocati di patteggiare concordando una pena con rito abbreviato di tre anni e mezzo. Il giudice ha rigettato la richiesta non ritenendo la pena congrua all’atto di violenza e alle lesioni provocate. La famiglia della vittima chiede ora, attraverso il suo legale, che l’autore sia accusato di omicidio pluriaggravato per futili motivi e minorata difesa, ridefinendo dopo la morte del 78enne il quadro giuridico accusatorio.