In una Roma trasformata in capitale mondiale della gioventù, oltre un milione di giovani provenienti da ogni continente si sono riuniti a Tor Vergata per partecipare alla messa conclusiva del Giubileo dei Giovani, presieduta da Papa Leone XIV. Un evento di portata storica che ha segnato la chiusura di mesi di incontri, pellegrinaggi e testimonianze all’insegna della fede e della speranza.
Messa solenne del Papa a Tor Vergata: oltre un milione di fedeli per il Giubileo dei Giovani
A Tor Vergata si è svolta la messa conclusiva del Giubileo dei Giovani, un evento che ha visto la partecipazione di oltre un milione di persone, un dato confermato dal prefetto di Roma Lamberto Giannini, che ha sottolineato come le aree, visibili dall’alto, fossero completamente occupate e in grado di ospitare tale numero.
La celebrazione, presieduta da Papa Leone XIV, ha visto la partecipazione di venti cardinali, 450 vescovi e 7 mila sacerdoti, secondo quanto riferito dalla sala stampa vaticana. Nonostante una leggera pioggia, i giovani hanno trascorso la notte nell’area, accolti da un clima di festa e di fede. Il Papa, giunto in elicottero con un piccolo contrattempo tecnico, ha compiuto un lungo giro in papamobile tra i vari settori, salutando e ricevendo l’affetto dei giovani che gli hanno lanciato bandiere e peluche. La messa ha rappresentato il momento culminante di una settimana particolarmente impegnativa, coordinata da oltre 10 mila tra forze dell’ordine, volontari e operatori di protezione civile, come ha evidenziato il questore di Roma Roberto Massucci.
Un messaggio di fede e speranza di Papa Leone XIV per le nuove generazioni
Durante la celebrazione, Papa Leone XIV ha rivolto ai giovani un messaggio carico di speranza, invitandoli a riflettere su tre temi fondamentali: l’importanza di costruire amicizie autentiche, il coraggio nelle scelte e la ricerca di una vita spirituale profonda. Ha sottolineato che solo in Cristo si possono trovare l’incontro con gli altri, la conoscenza di sé e la prospettiva di un futuro ricco di significato.
Rivolgendosi ai giovani in più lingue, ha auspicato che la fede diventi per loro una fonte di forza e di coraggio nel cammino della vita. La veglia e l’adorazione eucaristica che hanno preceduto la messa sono state momenti intensi di preghiera, in cui si sono ricordati anche i giovani scomparsi e quelli malati, secondo le intenzioni espresse dal Pontefice. Il pomeriggio precedente è stato animato da musica, testimonianze di conversione e incontri di spiritualità, che hanno contribuito a rendere l’evento un’esperienza profonda e collettiva per tutti i partecipanti.