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Ministro Musumeci: "L'Italia apra le sue porte ai migranti economici"

Nello Musumeci

Il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, chiede all'Italia di aprire le porte ai migranti economici.

Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, chiede di aprire le porte ai migranti economici, per fermare lo stillicidio. Le sue parole in un’intervista a La Stampa.

Ministro Musumeci: “L’Italia apra le sue porte ai migranti economici”

Il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, chiede di aprire le porte ai migranti economici, per fermare lo stillicidio che ha portato a 26 mila morti nel Mediterraneo. In un’intervista a La Stampa, l’ex presidente della Regione ha dichiarato di parlare anche “da siciliano“, e da uomo che “ha vissuto il dramma dell’emigrazione in famiglia”. Per questo chiede di avviare “un processo graduale di accesso pure per i migranti economici“. Il ministro ha ricordato che “Confindustria ha parlato di 300mila posti vuoti. Di fronte alla crescente denatalità italiana, una nuova forza lavoro diventa realmente necessaria. L’arrivo di migranti deve avvenire secondo le norme, in sicurezza, e deve proseguire con un graduale processo d’integrazione. In altre parti d’Italia, in passato, ha portato a risultati positivi. L’integrazione è un processo lento ma inevitabile, ma anche un percorso formativo per acquisire un’abilità professionale“.

Musumeci: “Processo graduale per i migranti economici”

Per i migranti economici Musumeci immagina “un processo graduale di accesso che potrebbe essere comunque avviato“, ma aggiunge che il ragionamento sarebbe incompleto “se non dicessi che la premier Meloni punta soprattutto sulla cooperazione e la crescita dei paesi poveri da cui provengono i migranti. Perché privarli di risorse vuol dire danneggiare quei territori. E condannarli al degrado economico e sociale“. Per il ministro “è importante ricordare che in Italia negli ultimi trent’anni la delegittimazione del lavoro manuale ha prodotto un danno impressionante tra i nostri giovani. A cui invece dobbiamo ricordare che il camice bianco di un primario ha la stessa dignità della tuta sporca di un meccanico“.