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Misure cautelari in Puglia, 13 arresti tra Bari, Foggia e provincia

misure cautelari

Il gip del tribunale di Foggia ha ordinato ben 13 misure cautelari contro tredici persone, accusate di corruzione, falso e truffa.

Il gip del tribunale di Foggia ha deciso di disporre ben 13 misure cautelari, che sono state eseguite dai finanzieri del nucleo Tributario di Bari. I reati contestati sono di corruzione, falso, e truffa. Gli arresti sono avvenuti tra Bari, Foggia e la provincia, e sono inerenti le attività delle Commissioni tributarie. Le indagini erano in corso da diverso tempo, e fanno parte dell’operazione Giustizia privata – De repetundis. Sono attesi ulteriori sviluppi di questa vicenda. Purtroppo il lavoro dei finanzieri non manca mai, ma dobbiamo in ogni caso essere contenti del loro impegno.

Misure cautelari personali

Bruttissimo risveglio questa mattina in Puglia. Ben tredici persone sono finite in manette poche ore fa per mano dei finanzieri del nucleo Tributario di Bari. Questi individui, sparsi tra Bari, Foggia e aree limitrofe della zona, avrebbero commesso i reati di truffa, falso e corruzione. Malefatte che, per fortuna, da oggi non potranno più commettere. Inevitabili le misure cautelari. Gli agenti hanno agito su ordine del gip del Tribunale di Foggia. L’indagine che sta dietro a questa operazione è chiamata Giustizia privata – De repetundis, che era in atto da diversi mesi, ovviamente ad insaputa delle persone coinvolte, ed alle quali sono state inflitte le misure cautelari. I reati contestati riguardano le attività delle commissioni tributarie, un ambito che purtroppo non è nuovo nell’ambito dell’illegalità. Adesso bisogna attendere che la giustizia faccia il suo corso, sperando che sia da monito anche per altri delinquenti impuniti.

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Commissione tributaria Puglia

Purtroppo non è una rarità che i finanzieri pugliesi entrano in azione così come hanno fatto questa mattina. Ad aprile di quest’anno, a causa di sentenze pilotate e tangenti alla Commissione tributaria, i finanzieri di Bari e Foggia hanno messo sotto indagine diverse persone. Ad otto di questi individui, tra dipendenti della commissione regionale e provinciale, sono state fatte delle perquisizioni. A disporre ciò è stata la procura della Repubblica di Foggia, nell’ambito di una lunga indagine inerente al pagamento di tangenti per ottenere sentenze favorevoli nella giustizia tributaria.

Numerosissima documentazione è stata sequestrata, che comprende, oltre a computer e altri supporti informatici, anche diversi soldi in contanti rinvenuti nelle case degli indagati. Sono state sequestrate anche numerose marche da bollo, e dieci reperti archeologici di grande valore. Sono stati rinvenuti e prelevati anche diversi fascicoli processuali. Le indagini, non sono ancora terminate, le forze dell’orine stanno ancora lavorando su questo grave caso. Purtroppo, a loro, il lavoro non manca di certo, e i fatti di stamattina testimoniano bene che la guerra contro l’illegalità è purtroppo infinita e perpetua. Tuttavia sembra che la guardia di finanza stia facendo un ottimo lavoro per estirpare questi virus che fanno ammalare l’Italia.