Una donna di 30 anni è morta a Genova, nel quartiere di San Fruttuoso, cadendo dalle scale della sua abitazione. Secondo le prime ricostruzioni, poco prima della tragedia ci sarebbe stata una lite con il compagno. La comunità locale è sconvolta da quanto accaduto, mentre gli investigatori cercano di ricostruire ogni dettaglio di quella drammatica sequenza di eventi.
Genova, 30enne muore cadendo dalle scale: il litigio con il compagno prima del dramma
Una giovane donna peruviana di 30 anni è morta nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre in un palazzo di Salita della Noce, nel quartiere di San Fruttuoso, dopo essere precipitata dalle scale dell’edificio che ospita il distretto sociale Medio Levante del Comune. L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 2:30.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe avuto una lite con il compagno, che poco dopo avrebbe lasciato l’abitazione. Nel tentativo di seguirlo, sarebbe scivolata o avrebbe perso l’equilibrio scendendo le scale, precipitando per diverse rampe e riportando ferite mortali. Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, insieme a volanti della polizia e alla squadra mobile, ma ogni soccorso si è rivelato inutile.
Il compagno, anch’egli di nazionalità sudamericana, è stato ascoltato dagli investigatori. L’uomo ha dichiarato di non aver assistito direttamente alla caduta, e le sue parole sono al momento al vaglio degli inquirenti.
Genova, 30enne muore cadendo dalle scale: l’allarme dei condomini
Il Comune di Genova, proprietario dell’immobile, si è reso disponibile a fornire tutte le informazioni utili alle indagini. L’episodio ha riacceso l’allarme tra i residenti della zona, preoccupati per la sicurezza dell’edificio. Alcuni hanno denunciato mancanza di sorveglianza, accessi non controllati e precedenti tentativi di effrazione, sottolineando il clima di insicurezza che da tempo caratterizza il quartiere.
“Erano circa le 2.30, ho sentito rumori dal piano di sopra c’erano persone che correvano, sembrava che spostassero o spaccassero mobili. Poi sono usciti dall’appartamento. Ho sentito urlare un bambino o un ragazzo, come se chiamasse la mamma. Poi questa ragazza ha gridato fortissimo e ho sentito la botta. È successo tutto in cinque minuti. Non la conoscevo personalmente, so che viveva con tre bambini”, ha dichiarato Cristina Elaine, 35 anni, come riportato da Genova24.