Il caso dei neonati sepolti nel giardino della villetta di Traversetolo, paese in provincia di Parma si è chiuso con l’accusa degli omicidi alla giovane madre Chiara Petrolini oggi 21enne. A breve però la donna dovrà recarsi di fronte al giudice a processo spiegando il perché di gesti simili.
Udienza fissata per il 30 giugno prossimo
L’udienza per il giudizio su Chiara Petrolini si terrà il 30 giugno a deciderlo la Gup Gabriella Orsi. Petrolini è stata rinviata a giudizio per i due omicidi commessi con l’aggravante della premeditazione e della discendenza e soppressione di cadavere, come riportato da Ansa.it
Si costituiranno parte civile al processo, in corte d’assise, i genitori della ragazza e l’ex fidanzato della giovane. A questo proposito si è espresso con i giornalisti l’avvocato Monica Mosconi, difensore di Samuel Granelli che ha giudicato “L’assise sede naturale per questo processo”.
L’esito della seconda giornata di udienza
Nella seconda giornata d’udienza, durata 4 ore la giovane non ha avuto contatti con le telecamere e i giornalisti. In questa sede la difesa ha chiesto di riqualificare i gesti della giovane.
In particolare ha fatto riferimento all’incapacità di intendere e di volere al momento degli omicidi mentre l’accusa è di tutt’altro avviso tenendo conto delle gravidanze nascoste e degli omicidi grazie al taglio del cordone ombelicale.
Il riesame di Bologna dovrà rivalutare l’ipotesi di custodia cautelare per Petrolini che nel frattempo resta ai domiciliari nella casa dove sono avvenuti gli omicidi.