A far partire le indagini sono stati i familiari di alcuni defunti, che si sono accorti che i propri cari erano stati defraudati dai gioielli che indossavano al momento del decesso: anelli, orecchini e collane, in un caso anche un dente d’oro. Questi oggetti, come riporta Milanotoday.it, sarebbero spariti dopo l’ingresso dei corpi all’obitorio e, in certi casi, anche dalle abitazioni dei defunti.
Furti negli obitori di Milano: i casi accertati
I casi che sono stati accertati sono sette, risalenti al periodo tra il 2024 e il 2025, seppure si stia indagando per valutare se possano essercene stati altri risalenti agli anni precedenti. I furti sono finiti al centro di un’indagine della polizia locale, coordinata dal pm Antonio Cristillo. Inquirenti e investigatori sono risaliti inoltre ad alcuni negozi di compro oro, dove i monili sarebbero stati venduti e acquistati con regolare fattura. Ad essere presenti nel registro degli indagati vi sono sei persone, come riportato dal quotidiano Il Giorno: quattro dipendenti comunali e due ex dipendenti di Palazzo Marino che, negli scorsi mesi, si sarebbero licenziati per poi cambiare lavoro.
Furti negli obitori di Milano: il blitz e le indagini
I furti, secondo quanto finora accertato, si sarebbero verificati sia nelle sale dell’obitorio di piazzale Gorini, sia durante gli interventi per il recupero dei cadaveri nelle abitazioni. A settembre, inoltre, sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni degli indagati. Durante il blitz i ghisa avrebbero preso in sequestro computer e telefoni. È proprio su questo materiale che si starebbero ora concentrando le indagini, svolte anche tramite la collaborazione degli esercizi commerciali presso cui sarebbe stata rivenduta la merce. Attraverso tali riscontri gli investigatori stanno cercando di ricostruire possibili episodi precedenti.