Dramma a Olbia: un uomo è morto dopo essere stato colpito dal taser durante un intervento dei carabinieri. L’episodio ha immediatamente sollevato dubbi sull’uso di questo strumento da parte delle forze dell’ordine e sulle modalità operative adottate in situazioni di emergenza. Ci sono i primi indagati, mentre la comunità locale cerca risposte sulle circostanze che hanno portato alla tragedia.
Olbia, morto dopo essere stato colpito dal taser: esplodono le polemiche
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito sull’uso del taser, introdotto nelle dotazioni delle forze dell’ordine nel 2022. La Garante sarda dei detenuti, Irene Testa, ha espresso critiche, mentre il parlamentare leghista Dario Giagoni e il vicepremier Matteo Salvini hanno difeso l’operato dei carabinieri.
“Ancora una morte con il taser. Non è la prima volta che accade. Prima di lui pochi mesi fa un ragazzo di 30 anni. Uso di scariche elettriche per contenere il disagio, provocando effetti fisici e psichici devastanti. A volte la morte. Si può ancora consentire l’uso di strumenti di tortura legalizzata? Il taser è uno strumento pericoloso e andrebbe vietato. Sono le statistiche che confermano l’alto rischio di arresto cardiaco, convulsioni, perdita del controllo muscolare, dolori atroci. Non possiamo utilizzare le scariche elettriche per sedare chi ha un disagio psichiatrico”, ha commentato Irene Testa sul suo profilo social.
Il sindacato indipendente dei carabinieri ha sottolineato che i colleghi hanno agito seguendo le procedure operative nei confronti di un soggetto in stato di grave alterazione e pericoloso per la collettività. Di recente, il deputato di FdI Salvatore Deidda ha attaccato nuovamente Testa, chiedendo chiarezza sul ruolo con cui interviene pubblicamente sulla vicenda e sottolineando che le sue dichiarazioni dovrebbero rispettare l’incarico istituzionale.
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Olbia, morto dopo essere stato colpito dal taser: indagati due carabinieri
Due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo a seguito dell’intervento avvenuto la sera di sabato scorso nel rione di Santa Mariedda a Olbia, dove alcuni cittadini avevano segnalato aggressioni da parte di un uomo.
Gianpaolo Demartis, 57 anni, originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia, è stato fermato con un taser ma è deceduto per arresto cardiaco mentre veniva trasportato in ambulanza verso l’ospedale. La vittima, con precedenti per spaccio e in affidamento in prova dopo un arresto nel 2020, aveva problemi cardiaci e secondo le prime ricostruzioni sarebbe stata in forte stato di alterazione per alcol o sostanze stupefacenti.