A Ostuni si sono svolti i funerali del brigadiere dei carabinieri Carlo Legrottaglie, tragicamente ucciso durante un conflitto a fuoco mentre svolgeva il proprio dovere. La città si è stretta in un abbraccio collettivo di dolore e riconoscenza, con migliaia di cittadini presenti a rendere omaggio al servitore dello Stato. La cerimonia, commovente e solenne, ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali, incluso Sergio Mattarella.
Ostuni, funerali del carabiniere ucciso Carlo Legrottaglie
Migliaia di persone, tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni, hanno partecipato ai funerali di Carlo Legrottaglie, il carabiniere ucciso in un conflitto a fuoco nella provincia di Brindisi. Nato a Cisternino ma residente a Ostuni, ha perso la vita a Francavilla Fontana, dove prestava servizio presso il nucleo radiomobile del Comando Compagnia. Era prossimo alla pensione.
La bara, avvolta dalla bandiera italiana, è stata accolta da un lungo applauso della folla radunata fuori dalla chiesa. Portata a spalla da otto carabinieri, che sono passati attraverso un picchetto d’onore di militari in alta uniforme.
Durante l’omelia a Ostuni, l’ordinario militare per l’Italia, Gian Franco Saba, ha sottolineato come, in un mondo segnato da divisioni e conflitti, esistano ancora uomini che dedicano la propria vita al bene degli altri, trovando in questo la vera felicità. Ha poi spiegato che, sebbene la felicità terrena di Legrottaglie si sia interrotta con la sua morte, egli ha varcato la soglia di una felicità eterna e indissolubile.
La cerimonia religiosa, officiata da monsignor Saba, ha visto la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Matteo Piantedosi, Guido Crosetto e Marina Calderone, del commissario europeo Raffaele Fitto, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nonché di sindaci e presidenti di province e comuni sia locali che provenienti da fuori provincia.
Ostuni, funerali del carabiniere ucciso Carlo Legrottaglie: le parole di Crosetto e Mattarella
“Gli ultimi giorni di servizio di un dipendente pubblico, di solito, sono giorni di saluti, di pacche sulle spalle, di bilanci e di preparativi per una nuova vita. purtroppo quel giorno è stato diverso. Non è rimasto in ufficio a sistemare documenti. Non si è concesso una pausa. Carlo sarebbe andato in pensione a luglio. Il conto alla rovescia era iniziato. Qualche giorno di licenza e poi via, verso la pensione”, ha scritto su X Guido Crosetto.
È stato ricordato che il carabiniere non ha mai contato i giorni, perché per i servitori dello Stato ciò che conta davvero è il dovere derivante dal giuramento e dall’uniforme, che lui non ha mai indossato per abitudine. Carlo è uscito in pattuglia come in ogni altro giorno della sua carriera, è salito sulla «gazzella» semplicemente per fare il proprio dovere.
“Alla sua famiglia non posso offrire parole che leniscano il dolore posso solo fare una promessa, solenne: la famiglia di Carlo sarà anche la nostra famiglia. Come lo sono per noi tutte le famiglie di coloro che hanno sacrificato la vita servendo l’Italia in uniforme”, ha concluso il ministro.
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha espresso il suo sostegno avvicinandosi e confortando i familiari di Legrottaglie, tra cui la moglie e le due figlie. Anche al termine della cerimonia funebre, prima di lasciare la chiesa, il Presidente della Repubblica si è trattenuto per un ultimo momento di vicinanza con i parenti. Profonda è stata l’emozione manifestata dai genitori, dalla consorte e dalle due figlie di Legrottaglie.
Il Presidente Mattarella alle esequie del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie pic.twitter.com/ISFkswr187
— Quirinale (@Quirinale) June 14, 2025