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Pasqua Vigneti e Cantine: il lusso del rosè nell'equilibrio di Y

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Milano, 17 apr. (askanews) - Un nuovo vino rosè che ha nella qualità il suo tratto distintivo. Un vino nel quale la ricerca profonda, lo stile di vinificazione originale e la valorizzazione del territorio convergono. Come ricorda il nome stesso scelto dalla casa madre, Pasqua vigneti e cantine, ...

Milano, 17 apr. (askanews) – Un nuovo vino rosè che ha nella qualità il suo tratto distintivo. Un vino nel quale la ricerca profonda, lo stile di vinificazione originale e la valorizzazione del territorio convergono. Come ricorda il nome stesso scelto dalla casa madre, Pasqua vigneti e cantine, che ha battezzato questo nuovo nato nella famiglia dei rosè Y. Riccardo Pasqua amministratore delegato dell azienda veronese.

“Dopo 3 anni di lavoro, ricerca ed esperimenti pensiamo di aver trovato il giusto equilibrio la giusta ricetta per lanciare questo questo nuovo vino che vuole essere pertanto l’evoluzione il nuovo capitolo del progetto eleven minutes, sarà pertanto prodotto in tiratura limitata e disponibile ai mercati mercati domestici e internazionali che sono stati molto ricettivi per il nostro rosè in passato”.

Nel nome scelto per questo vino rosè la sintesi della genesi e della sua natura, un simbolo di quell equilibrio raggiunto tra elementi divergenti

“La lettera Y ha tre gambe ognuna di queste rappresentano i tre varietali che compongono questo vino e la lettera Y ha un punto di incontro nel centro della lettera che mette questi tre elementi molto diversi tra di loro ma che non potrebbero stare l’uno senza senza l’altro insieme”.

Per il nuovo Rosé prodotto da Pasqua vigneti e cantine, infatti, sono utilizzati tre vitigni, all origine della sfaccettata personalità di questo vino che nasce in parte dalla vinificazione con spremitura soffice delle uve a bacca rossa, in parte da una macerazione sulle bucce a bacca bianca per 8/10 ore.

“Viene fatto con un sapiente blend di 3 uve 2 autoctone della nostra zona una a bacca Rossa una a bacca Bianca la corvina che viene dalla zona del Bardolino e il Trebbiano di Lugana che viene dalla zona di Sirmione insieme a un vitigno internazionale che è veramente una Una chicca difficilissima da trovare in questa parte d’Italia che è il carmenère”.

Y arriva in un momento particolarmente felice per il mercato del rosè segnato da un importante crescita delle quote di mercato di etichette luxury e super luxury. Più in generale a livello globale, secondo una ricerca Wine Monitor di Nomisma, i consumi tra il 2009 e il 2018 sono cresciuti del 15,8%. Negli Stati Uniti le vendite off-premise di Rosé fermi sono cresciute del 127% tra il 2011 e il 2020, mentre Oltremanica, dove si osservano trend simili, la crescita per i rosati italiani nell off-premise è stata del 60%. L Italia dal canto suo detiene un 13% di quota sul totale mercat, con una produzione che nel 2018 ha coperto il 7% del totale rilasciato.

“I rosè italiani hanno ancora una quota di mercato marginale rispetto ad altri produttori più consolidati nel mercato dei rosè ma i rosè italiani stanno crescendo a dei ritmi molto rapidi, sicuramente superiori a quelli dei nostri diretti competitor e la cosa più interessante è che la categoria Rosè in generale sta crescendo molto nelle fasce premium e superpremium”.