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Pd: Borghi, 'con Schlein nuova cultura, evitare deriva minoritaria'

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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Elly Schlein non rappresenta l’affermazione di una delle culture originarie che diedero vita al nostro partito. Al contrario, rappresenta l’arrivo di una nuova cultura che ha dato una speranza a molte persone. E in politica, chi sa accendere la speranza ...

Roma, 18 mar. (Adnkronos) – "Elly Schlein non rappresenta l’affermazione di una delle culture originarie che diedero vita al nostro partito. Al contrario, rappresenta l’arrivo di una nuova cultura che ha dato una speranza a molte persone. E in politica, chi sa accendere la speranza va sempre salutato con attenzione e rispetto, e anche con fiducia. Per rimanere al nostro campo, seppero dare speranza Prodi e il suo Ulivo, e poi Veltroni all’inizio dell’esperienza del Pd". Così il senatore Pd, Enrico Borghi, su Fb postando una sua intervista a L'Espresso.

"Il punto politico che a me interessa è l’esperimento che inizia ora: sapremo dare sostanza ad una sintesi tra la cultura che esprime la segretaria e quelle che esprimiamo noi 'istituzionali', per dare vita ad una moderna sinistra di governo (io preferisco centrosinistra ma capisco la crasi giornalistico-politica)? Sapremo evitare in Italia la deriva minoritaria? Qui sta il punto".

"Penso che il punto chiave del futuro sia ricomporre le fratture sociali, culturali e quasi antropologiche che esistono nella nostra società: tra città e campagna, tra ceti produttivi e dipendenti pubblici, tra giovani e anziani, tra Nord e Sud… Dentro queste fratture è soffiato il vento della paura e del rancore che ha gonfiato le vele della destra. Che può essere sgonfiato da una proposta che appaia nuova ma non velleitaria, concreta ma non governista a tutti i costi, valoriale ma non ideologica. E che questa proposta possa nascere dalla sintesi interna al Pd, non per idolatrare il feticcio muto dell’unità interna ma per costruire le ragioni di una nostra compattezza in maniera dinamica e sul piano della sintesi politica, che è una crescita collettiva di tutti. Per questo penso sia il tempo non solo di rimanere, ma di impegnarci dentro quella sintesi di culture di cui ho parlato all’Espresso".