Il sovraffollamento carcerario rappresenta da anni una delle principali criticità del sistema penitenziario italiano, con ripercussioni sia sulle condizioni di vita dei detenuti sia sul lavoro del personale penitenziario. Tra strutture ormai insufficienti e spazi sempre più ristretti, il problema richiede interventi concreti e pianificati nel tempo. In questo contesto, il governo Meloni ha messo a punto un piano carceri, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, dignità ai detenuti e migliori condizioni operative per gli operatori del settore.
Piano carceri, impatto locale e obiettivi del governo Meloni
La deputata di Fratelli d’Italia, Cristina Almici, ha sottolineato che il piano rappresenta un intervento concreto volto a migliorare sia le condizioni di detenzione sia le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria. Tra le strutture coinvolte figura anche la casa circondariale di Brescia Verziano, con interventi previsti già a partire dal 2026. Secondo Almici, l’iniziativa del Governo Meloni dimostra un impegno reale oltre le promesse politiche, puntando a investimenti concreti e alla realizzazione di un sistema carcerario moderno e funzionale.
“Una notizia importante per il nostro territorio, dove ho più volte sottolineato le criticità dovute a spazi insufficienti e strutture ormai inadeguate rispetto alle esigenze della popolazione detenuta e degli operatori. Con questo Piano, che porta a oltre 10.000 i nuovi posti complessivi realizzati nell’arco della Legislatura, il Governo Meloni dimostra ancora una volta di non limitarsi agli slogan ma di programmare, investire e realizzare“.
L’obiettivo dichiarato è duplice: garantire sicurezza ai cittadini e salvaguardare la dignità dei detenuti e del personale penitenziario, riconoscendo il loro ruolo essenziale troppo spesso trascurato.
Piano carceri, arriva la risposta del governo: oltre 10mila nuovi posti
Il governo ha annunciato un significativo programma di potenziamento delle strutture carcerarie per far fronte al problema del sovraffollamento. Secondo quanto emerso dalla terza riunione della Cabina di regia per l’edilizia penitenziaria, prevista a Palazzo Chigi, il Programma di interventi per il periodo 2025-2027 porterà alla creazione complessiva di 10.676 nuovi posti detentivi.
La realizzazione sarà suddivisa tra diversi enti: 2.636 posti saranno a cura del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap), 57 sotto la responsabilità del Dipartimento per la Giustizia Minorile, 3.314 gestiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 4.669 dal Commissario straordinario.
I nuovi posti saranno progressivamente consegnati: 506 tra settembre e dicembre 2025, 5.739 nel 2026 e 4.074 nel 2027, a cui si aggiungono gli 859 già disponibili dal 2022. Nel complesso, entro la fine della legislatura, si prevede di raggiungere 11.178 posti totali.