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Governo in Libia respinge Piantedosi e altri ministri Ue: il duro comunicato

Piantedosi Libia

Missione Ue a Bengasi saltata: Piantedosi e altri ministri respinti e fatti tornare indietro. Tutti i dettagli sull’accaduto in Libia.

La recente missione dei ministri europei a Bengasi, in Libia, si è conclusa in modo inaspettato e controverso. Tra i protagonisti c’è anche Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno italiano, che insieme ad altri colleghi europei è stato respinto all’aeroporto e costretto a fare ritorno senza poter portare avanti il loro programma. Un episodio che apre nuovi interrogativi sui rapporti tra l’Unione Europea e il governo libico e che rischia di complicare ulteriormente le dinamiche diplomatiche.

Missione Ue a Bengasi saltata: i motivi dietro la visita in Libia

La missione europea, pianificata da tempo, prevedeva un doppio viaggio tra Tripoli e Bengasi per esplorare possibili collaborazioni sulle migrazioni, come annunciato dal ministro Piantedosi. Alla fine però si è svolto solo il viaggio a Tripoli. Il commissario Brunner, anch’egli nella delegazione respinta, aveva espresso preoccupazione per l’aumento delle partenze dalla Libia. Nonostante il memorandum Italia-Libia per bloccare i migranti, gli sbarchi in Italia sono cresciuti: da gennaio al 7 luglio sono arrivate circa 31mila persone, in gran parte partite proprio dalla Libia.

Piantedosi e altri ministri Ue respinti dal governo della Libia: il comunicato ufficiale

Secondo un comunicato diffuso dal governo libico orientale, la missione europea avrebbe violato norme diplomatiche e leggi nazionali, ignorando la sovranità libica. Per questo i membri sono stati dichiarati persona non grata e invitati a lasciare immediatamente il paese. L’incontro a Bengasi, che sarebbe stato il primo ufficiale di un commissario Ue nell’est della Libia, è stato annullato prima di iniziare. Non è chiaro se si tratti di un disguido diplomatico, un’incomprensione o una decisione politica, ma il tono del comunicato, firmato dal primo ministro ad interim Osama Saad Hammad, è stato molto duro.

“La visita programmata dei ministri dell’Interno di Italia, Grecia e Malta, e del commissario europeo per le Migrazioni, insieme alle loro delegazioni, è stata cancellata al loro arrivo all’aeroporto Benina, nella città di Bengasi. Sono stati informati dell’obbligo di lasciare il territorio libico immediatamente e dichiarati persona non grata“.

Nel frattempo, il governo libico ha ribadito il suo urgente appello rivolto a tutti gli agenti diplomatici, ai membri di missioni internazionali e alle organizzazioni governative e non governative, affinché osservino e rispettino la sovranità libica, attenendosi scrupolosamente alle leggi libiche e alle norme internazionali riguardanti le visite diplomatiche.

Piantedosi e altri ministri Ue respinti dal governo della Libia: le reazioni politiche

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto sapere che Piantedosi sta bene e sarebbe già in viaggio di ritorno, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che parlerà con il ministro appena possibile. Sul fronte opposto, le opposizioni hanno duramente criticato l’accaduto. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha definito i respingimenti una “brutta cosa”, mentre il deputato Pd Matteo Mauri ha accusato il governo di improvvisazione e dilettantismo, smentendo l’affermazione della premier Meloni secondo cui l’Italia avrebbe un ruolo di prestigio a livello internazionale.