Argomenti trattati
- É morto Pippo Baudo, la leggenda della tv aveva 89 anni
- Morto Pippo Baudo: le reazioni di Giorgia Meloni e Alba Parietti
- Morto Pippo Baudo, il ricordo di Mara Venier, Gerry Scotti, Simona Ventura e Antonella Clerici
- Addio a Pippo Baudo, le parole della Rai
- Morte Pippo Baudo, Laura Pausini: “Mi ha cambiato la vita”
- Morto Pippo Baudo, il ricordo di Fazio, Renzo Arbore, Max Giusti, Bruno Vespa, Carlo Conti e Katia Ricciarelli
Se ne va il re dei presentatori tv, la leggenda della televisione italiana. É morto all’età di 89 anni Pippo Baudo, il maestro del piccolo schermo, Nato a Militello e laureato in giurisprudenza ma innamorato, sin dalla giovane età, del mondo dello spettacolo. Ha condotto ben tredici Festival di Sanremo oltre ad innumerevoli programmi televisivi.
É morto Pippo Baudo, la leggenda della tv aveva 89 anni
Simbolo della televisione italiana, oltre alle indimenticabili conduzioni del Festival della Canzone Italiana ha condotto decine di programmi di grande successo, a cominciare da Canzonissima, per proseguire con Domenica In. La conferma della scomparsa di Pippo Baudo, avvenuta il 16 agosto all’età di 89 anni, è stata confermata dall’avvocato Giorgio Assumma, legale e grande amico del conduttore: è stata appresa da fonti vicine alla famiglia. Assumma lo ha così ricordato: “Per me è scomparso un fratello. Ci siamo conosciuti all’inizio della sua professione. Siamo stati legati reciprocamente dagli stessi interessi e dagli stessi valori umani. Non c’è stato mai un solo momento di crisi nel nostro rapporto. Se dovessi sottolineare le sua maggiori virtù, le indicherei nella cultura umanistica vastissima, nella capacità di focalizzare con immediatezza i problemi del suo lavoro professionale e nella sincerità più assoluta che ispirava i suoi rapporti di amicizia”.
L’ultima uscita pubblica, in sedia a rotelle ma sempre sorridente, risaliva alla festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore. Nel mese di febbraio era comparso, con Tullio Solenghi e Massimo Lopez, in una foto condivisa sui social. Il decesso è sopraggiunto a Roma, dove viveva.
Morto Pippo Baudo: le reazioni di Giorgia Meloni e Alba Parietti
“Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni”. Sono state queste le prime parole della premier Giorgia Meloni non appena si è diffusa la notizia della morte di Pippo Baudo. Tra i primi a rendere omaggio a Baudo anche Alba Parietti che con un messaggio su Instagram lo ha così ricordato: “Con te si chiude definitivamente un’epoca. Sei stato il più grande, sei stato la Televisione. Il maestro di tutti: duro, esigente, ma capace di dare enormi possibilità. Io ti sarò sempre grata, nel bene e nel male, per avermi voluta, per avermi anche combattuta, ma soprattutto per avermi insegnato tanto”.
“Mi dispiace, Pippo – ha aggiunto Alba Parietti che con Baudo ha condiviso palchi iconici – Mi dispiace sinceramente. Mi dispiace non esserci, perché so che tutti avrebbero voluto celebrarti. Sono attonita e disorientata. Sei stato uno di quei padri difficili e straordinari, di cui però sarà impossibile fare a meno. Una montagna impossibile da scalare. Ciao Pippo, buon viaggio. Mancherai a questa televisione, ai telespettatori, e tanto anche a tutti noi che l’abbiamo fatta e che ti dobbiamo dire grazie”.
Morto Pippo Baudo, il ricordo di Mara Venier, Gerry Scotti, Simona Ventura e Antonella Clerici
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte di Pippo Baudo. Come quello di Antonella Clerici che su Instagram scrive: “Grande, immenso, inarrivabile” “Buon viaggio Pippo…. grazie per tutto. Non trovo le parole, mi sembra di sminuire cosa sei stato e quanto tutti noi ti dobbiamo molto. Grande, immenso, inarrivabile”.
E ancora Mara Venier: “Non riesco, l’ho saputo, non stava bene, ma non pensavo che la cosa potesse precipitare. Da un po’ di tempo mi dicevano che non stava bene, se ne parlava da tanto tempo. Non ci ho creduto come tante altre volte. Ho chiamato Renzo Arbore, ha fatto parte della nostra vita. Anni e anni della vita mia e di Renzo, un pezzo di vita nostra, un legame di amicizia fortissimo. Io gli devo moltissimo. Mi ha sempre voluto bene. Un grande dolore, mi ha dato tanto, ha dato a tutti. A tutti gli italiani. Siamo tutti scioccati”. Simona Ventura ha scritto: “Sei stato il mio maestro, non ti dimenticherò mai!!! Buon viaggio Pippo”.
Mentre Gerry Scotti ha salutato così il maestro: “Pippo un grande, un gigante, un vero numero uno. Un grande, un gigante, un vero numero uno. Tutti gli dobbiamo qualcosa, come telespettatori e come addetti ai lavori. Gli volevo bene e me ne voleva: sono onorato di questo sentimento. In particolare, in un momento di indecisione nei lontani anni ’80, una sua telefonata mi spinse a divenire ciò che sono divenuto: potere della sua voce! Grazie Pippo, l’Italia ti vuole bene”.
Addio a Pippo Baudo, le parole della Rai
Viale Mazzini, nel ricordare Pippo Baudo, ha dichiarato: “Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di ‘cuore’ della tv, se ne va una parte fondamentale della Rai. Eppure, lui è la sua figura resteranno impressi nel patrimonio culturale dell’Italia”. Parole dell’amministratore delegato Giampaolo Rossi, insieme al direttore generale Roberto Sergio e al Cda. “In questo momento di lutto, ci accompagna – proseguono – un grande senso di riconoscenza perché con grande leggerezza, intelligenza e impareggiabile carisma e passione ha reso la tv un fenomeno ‘culturale’ nobilitando il termine ‘nazionalpopolare’ e traducendolo in un linguaggio immediatamente comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla tentazione della volgarità. È stato un ‘inventore’ di televisione, uno scopritore di talenti, l’uomo del Festival di Sanremo che ha condotto e ‘pensato’ più di chiunque altro, senza dimenticare la ‘sua’ Domenica in e tanti altri programmi da lui firmati che restano nel patrimonio di tutti e che hanno accompagnato la storia stessa della nostra nazione. Da oggi – concludono i vertici di viale Mazzini – la Rai è un po’ più povera ma ciò che ci hai lasciato resta un’immensa ricchezza”.
Morte Pippo Baudo, Laura Pausini: “Mi ha cambiato la vita”
Tra i tanti volti del mondo dello spettacolo che in queste ore stanno ricordando Pippo Baudo c’è anche Laura Pausini che in un post sui social ha scritto: “Ciao al mio secondo papà. Non posso credere che sto scrivendo questo messaggio. Ci sono uomini che in questa vita e in questa terra hanno lasciato un segno indelebile per il loro talento e la loro genialità. Uno di loro è diventato 32 anni fa l’uomo che mi ha cambiato la vita, scegliendomi a soli 18 anni tra le nuove voci di Sanremo 93 e da quel momento non mi ha mai lasciata, mai. È diventato un mio famigliare. Il lutto che vivo stasera è inspiegabile e profondo. Pippo grazie”. Infine una commovente dedica: “Te lo dico da tua pupilla, da tua amica e da tua fan. È stato un onore e un privilegio conoscerti e salutarti in questo nuovo viaggio della tua vita verso la luce mi fa sentire piccola ma vicina alla tua anima. Riposa in pace. Per fortuna sono riuscita a dirtelo tante volte: ti voglio tanto bene”.
Morto Pippo Baudo, il ricordo di Fazio, Renzo Arbore, Max Giusti, Bruno Vespa, Carlo Conti e Katia Ricciarelli
“Certo. Pippo è stato la televisione Ha connotato la televisione come nessun altro. Ha costruito la televisione, ne ha inventato la grammatica. Si potrebbero dire milioni di cose su di lui. Ma non ora. Adesso siamo di fronte a un vuoto che appare senza senso”. Così Fabio Fazio all’Agi. Carlo Conti, all’edizione speciale del Tg1, sulla scomparsa di Pippo Baudo ha dichiarato: “E’ triste, si spegne un po’ la tv che abbiamo amato e imparato a fare, lui che è stato il maestro. Ha inventato Sanremo, lo facciamo ancora oggi come ce lo ha insegnato lui. Prima da spettatore e poi modestamente, mi viene quasi un brivido da collega, l’ho ammirato e l’ho seguito”.
Commentando la scomparsa di Baudo all’Adnkronos, Max Giusti ha sottolineato: “Stasera se ne va un pezzo di storia del nostro Paese. Io sono cresciuto con la sua televisione, un uomo che a un certo punto con le sue trasmissioni, era diventato un punto di riferimento. Dal piccolo schermo, ha rassicurato il Paese nei momenti più critici, quelli dell’austerity, gli anni di piombo. Pippo Baudo era lì, quando cambiavano i costumi del nostro Paese, e spesso di questo cambiamento di costumi ne è stato anche il fautore. Pippo Baudo era la verità. La frase che mi viene in mente è quella che dicevano i nostri nonni: ‘È vero perché lo ha detto Pippo Baudo’. Le cene con lui erano l’opportunità di arricchirsi di aneddoti e racconti di un uomo che ci ha accompagnato sempre in ogni momento. Quando Pippo iniziava a raccontare tutti eravamo in silenzio e prendevamo dalle sue labbra, perché quello che diceva non era mai banale. Ad avercene di Pippo Baudo oggi.. ho iniziato a vedere la televisione con lui e con lui ho iniziato a farla. Grazie per tutto Pippo”. Sempre all’Adnkronos, Bruno Vespa ha dichiarato: “Se ne è andato l’ultimo dei grandi”.
E ancora, Renzo Arbore, a LaPresse ha voluto ricordare l’amico e collega: “Io e Pippo abbiamo avuto la stessa estrazione e le stesse passioni. Due laureati in giurisprudenza, due avvocati mancati causa la passione per la musica e la scelta di lasciare la nostra provincia per Roma e la Rai. A noi bastava uno sguardo per capirci. Pippo era il grande creatore della Rai importante, tutti grandi programmi a cominciare da Sanremo. Ci volevamo molto bene. Avevamo ambizione di fare un prodotto artistico, non si parlava mai di ascolti, c’era la velleità di fare programmi di gradimento per il pubblico. Mi mancherà moltissimo il complice e collega che faceva la bella Rai che abbiamo frequentato noi”.
Sconvolta, Katia Ricciarelli ha dichiarato all’Adnkronos: “Sono molto scossa da questa notizia, non ci vedevamo più ma non si possono dimenticare 18 anni insieme. Non credevo fosse vero visto che tante volte sono girate voci false sulla sua morte. Indipendentemente da quello che c’è stato fra noi e come è andata a finire, noi ci siamo sposati per amore. E io ho sempre detto che Pippo era stato il numero 1 è una persona straordinaria dal punto di vista professionale. Oggi ho avuto una giornata bruttissima e poi arriva questa notizia, comincio a credere di sentire le cose. Stavolta è vero e sono davvero scossa. Al di là della nostra storia, certe cose si superano, tanto che quando ci siamo visti a Verona dopo tanto tempo che non ci parlavamo ci siamo abbracciati come se non fosse successo mai niente. Questo significa essere persone intelligenti. Diciamo che oggi si chiude un’altra parentesi della mia vita. E quando sarà per me spero di ritrovarmi con Pippo per farci quattro risate”.
Morto Pippo Baudo, una carriera di grandi successi
Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Pippo Baudo si trasferì a Roma, affascinato dal mondo dello spettacolo e nella Capitale diede il via ad una carriera ricca di successi. Tra gli indimenticabili troviamo “Settevoci” (1966-70) e “Canzonissima” (1972-73). Ma il grande successo venne raggiunto negli anni ’80 con programmi come “Domenica in” (1979-85, 1991-92), “Fantastico” (1984-86 e 1990) oltre a “Serata d’onore” (1983, 1986). Condusse il Festival nel 1968 e poi a seguire nelle annate 1984-85, 1987, 1992-96, 2002-03, 2007-08. Dopo essere stato, dal 1987 al 1988, direttore artistico di Canale 5 tornò alla Rai con una serie di “Serata d’onore” (1989) in onda su Raidue. E a seguire su Raiuno con “Gran Premio” (1990), “Varietà” (1991), “Luna Park” (1994-96), “Papaveri e papere” (1995), “Mille lire al mese” (1996). É stato direttore artistico del Teatro Stabile di Catania dal 1989 al 1997 e dal 2000 ne è stato anche presidente.
Dopo aver assunto, nel 1994, direzione artistica della Rai diede le dimissioni nel 1996 per poi esordire, con il musical “L’uomo che inventò la televisione” di Garinei e Giovannini, a teatro. Successivamente tornò in Rai alla conduzione di programmi come “Giorno dopo giorno” (1999, divenuto nel 2000 Novecento. Giorno dopo giorno), “Passo doppio” (2001), “Il Castello” (2002-2003) e tra il 2005 ed il 2010 ancora “Domenica in”. Nel 2010 ha condotto “Novecento” in onda su Raitre mentre nel 2012 è stato al timone del programma in prima serata Il viaggio, riconfermato l’anno seguente per una seconda edizione.
Apprezzatissima è stata “Ecco a voi. Una storia italiana”, la sua autobiografia scritta con Paolo Conti nel 2018 nella quale ha raccontato la sua intera carriera. Ha condotto anche Sanremo Giovani mentre nel 2021 ha ottenuto un importante riconoscimento: è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.