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Polaris Festival 2025: il reportage della decima edizione

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Il Polaris Festival celebra dieci anni trasformando Verbier nel centro della musica elettronica internazionale. Dal 21 al 23 e dal 27 al 29 novembre, il nuovo Espace Saint-Marc ha ospitato un programma che unisce nomi storici e talenti emergenti, offrendo un’esperienza completa tra main stage, c...

Il Polaris Festival celebra dieci anni trasformando Verbier nel centro della musica elettronica internazionale.

Dal 21 al 23 e dal 27 al 29 novembre, il nuovo Espace Saint-Marc ha ospitato un programma che unisce nomi storici e talenti emergenti, offrendo un’esperienza completa tra main stage, club diurno a 2.200 metri e Polaris OFF nei locali cult della località svizzera.

L’Espace Saint-Marc, con Mirror Mirror, ha ridefinito il concetto di spazio per la musica elettronica: firmata da Kintetic Lights Berlin, la monumentale installazione cinetica ha trasformato il soffitto della venue del Polaris Festival, in un organismo vivo e in costante mutazione. Quaranta specchi sospesi, mossi da 120 verricelli e sincronizzati con un sistema di luci in movimento, hanno disegnato una coreografia aerea pensata appositamente per il decimo anniversario del festival.

La programmazione di Polaris, tra grandi nomi e talenti locali

La lineup ha combinato leggenda e innovazione: Laurent Garnier ha chiuso con un set di cinque ore che attraversa decenni di techno, mentre Carl Craig, oltre alla sua performance musicale, ha presentato in anteprima in Svizzera il documentario Desire – The Carl Craig Story, dando una vera e propria dimensione interdisciplinare al festival. In generale, Polaris Festival è stato un vero e proprio parterre de rois della storia della musica elettronica. Da Sven Väth – o papà Sven, come viene definito dagli appassionati della techno – alla regina siberiana Nina Kraviz, passando per la statunitense Honey Dijon, il live a cura di Marcel Dettmann, e i dj-set di due mostri sacri della scena di Detroit come Moodymann e Omar S. E poi ancora, DJ Koze, Danilo Plessow (MCDE), DJ Deep, Eva May, Flo Real, Laolu, Marie Montexier, l’organizzatore del festival Mirko Loko, Tereza e Toy Tonics, a completare un programma coerente e di eccellenza internazionale.

Non solo festival: Le Châble, Verbier e la Val de Bagnes

Durante il Polaris Festival, molti visitatori hanno approfittato dell’occasione per scoprire Le Châble e Verbier, due tappe fondamentali per chi ama la montagna e gli sport invernali: dal freeride agli snowpark, passando per itinerari fuoripista, con il Mont Fort (3.330 m) come punto panoramico di riferimento su Mont Blanc e Matterhorn. Chi cercava esperienze più tranquille ha potuto percorrere i circa 25 km di sentieri battuti per escursioni con le ciaspole, e passeggiare tra chalet tradizionali, negozi, bar e gallerie d’arte, o concedersi relax in centri con piscina e spa. E ovviamente, gustare la celebre raclette: la Val de Bagnes, nel Canton Vallese svizzero, è la culla storica della raclette e produce l’omonimo formaggio AOP con latte crudo di vacche locali, e viene tradizionalmente fuso su mezza forma al fuoco e raschiato direttamente sul piatto, accompagnato da patate, cipolline e sottaceti. Oltre alle scorpacciate del celebre formaggio, tra le attività invernali più suggestive, slittino a La Tzoumaz, passeggiate con husky, parapendio tandem e visite culturali al Museo de Bagnes. Grazie al collegamento diretto in treno con Ginevra o Zurigo, e raggiungibili comodamente dall’Italia, Le Châble e Verbier si confermano mete ideali per combinare festival e sport, adrenalina e relax, neve e panorami mozzafiato. Oltre ovviamente a dell’ottima musica elettronica in concomitanza con Polaris Festival: da non perdere la prossima stagione!

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