Paola Marras “Chi perde il posto in politica non ha più niente. Penso ai ragazzi grillini, passati da salario zero a 10-15.000 euro al mese” afferma Flavio Briatore, fondatore del Movimento del Fare. L’imprenditore teme che non si andrà presto ad elezioni.
Movimento del Fare come una startup
Ormai in Italia tutto sembra essere una startup, persino un partito politico. E’ così infatti che Flavio Briatore immagina il suo Movimento del Fare. “L’idea è radunare in vari settori come il turismo, la salute, lo sport, l’economia, persone in grado di offrire la loro esperienza e di metterla al servizio del Paese” confessa l’imprenditore nel corso di un’intervista al settimanale Panorama. L’obiettivo sarebbe infatti creare un “dream team per convertire la Penisola nella Florida d’Europa”.
Con la crisi del governo giallo-verde c’era quindi per Briatore la possibilità di scendere immediatamente in campo, ma l’alleanza con il PD ha fatto saltare le elezioni anticipate. “Non hanno un piano B, oltre alla politica. Cercheranno in tutti i modi di rimanere lì” riflette quindi il 69enne, il quale teme che non si andrà presto alle urne.
“Vivono per lo stipendio”
Rispondendo su Instagram alle domande sul Movimento del Fare, l’imprenditore incalza: “Prima chi faceva politica aveva anche un lavoro. Ora chi fa politica ha solo questo lavoro… Vivono per difendere le loro posizioni: fossi lì farei lo stesso. Chi perde il posto in politica non ha più niente. Penso ai ragazzi grillini, passati da salario zero a 10-15.000 euro al mese, è cambiata la vita. Avranno ristrutturato la casa e cambiato la macchina…”.
Flavio Briatore in ultimo chiosa: “Il problema dei politici non è fare, è stare”.
