Debora Faravelli Dopo le voci circolate durante la giornata del voto al Parlamento sul Mes, è arrivata la conferma ufficiale. Il senatore Ugo Grassi ha lasciato il M5s ed è passato alla Lega.
Ugo Grassi entra nella Lega
La notizia è stata data e accolta con entusiasmo da Matteo Salvini. “Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd“, ha affermato.
Grassi ha scritto una lettera in cui spiega le ragioni del suo gesto. Questo non nasce da un cambiamento di opinioni ma dalla presunzione dei vertici del Movimento di detenere la verità assoluta pretendendo di prendere decisioni in solitudine. Un esempio che ha citato a dimostrazione della sua tesi è il caso Ilva. La sua gestione confermerebbe a suo parere l’assenza di una programmazione della risoluzione della crisi.
Non avendo trovato nel M5S una casa in cui perseguire i suoi obiettivi, ha quindi pensato di rivolgersi alla Lega, forte di una reciproca stima costituitasi nei mesi precedenti. Il partito lo ha quindi accolto offrendogli una seconda possibilità a fronte del fallimento della sua esperienza iniziale.
La reazione di Luigi Di Maio
Non l’ha presa bene il leader del suo ormai ex partito, che ha accusato la Lega di aver promesso a Grassi “un seggio o altro“. Nel definirla la solita modalità dei voltagabbana degli ultimi vent’anni, gli ha ironicamente chiesto quanto costi al kg un senatore affinché venga attratto a sé.
Secondo lui il tema del suo addio ha poco a che fare con la modalità usata per approvare il Mes. Per questo ha invitato gli eventuali altri senatori pronti a compiere una scelta del genere a non utilizzare scuse non vere ma piuttosto a dire esplicitamente di voler tradire il mandato dei cittadini.
