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Carnevale di Viareggio, carristi contro Salvini: "Non apriamo a chi incita all'odio"

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Matteo Salvini è atteso nella città del carnevale, a Viareggio: molti carristi, però, hanno disertato la sua visita.

Caos nella Cittadella che ospita il carnevale di Viareggio, dove è attesa la visita di Matteo Salvini: molti carristi hanno disertato l’evento. Lanciando l’hashtag #portonichiusi, infatti, i costruttori hanno serrato le porte dei loro capannoni per evitare la visita dell’ex ministro dell’Interno. Il leghista avrebbe dovuto visitare la città nella giornata di sabato 22 febbraio. Nel frattempo, inoltre, pare che nella stessa giornata si terrà invece una contro-manifestazione delle sardine sul lungomare.

Carnevale di Viareggio, carristi contro Salvini

Si tratta di una vera e propria rivolta sui social quella dei carristi del carnevale di Viareggio che hanno boicottato l’arrivo di Salvini in città, previsto per sabato 22 febbraio. Il leghista, infatti, non è ben accetto nella Cittadella, al punto che i costruttori dei carri hanno lanciato contro di lui l’hashtag #portonichiusi. Dopo il comizio sospeso a Napoli, dunque, Salvini si prepara a ricevere altre contestazioni anche a Viareggio.

Edoardo Ceragioli, il costruttore del carro “L’amaro italiano” dedicato proprio al senatore leghista, avrebbe spiegato che la Fondazione è libera “di fare come meglio crede, anche di aprire l’hangar per mostrare il carro”. Lui, però, è il primo ad aver annunciato la sua assenza. Inoltre, avrebbe aggiunto: “Del resto, è una visita istituzionale e quello che volevo dire a Salvini l’ho già fatto con la cartapesta”. Nel suo carro si vede appunto Salvini offrire l’amaro alla “donna Italia”, vestita in abito tricolore. L’abito, inoltre, si allarga sul fondo come un mare rosso pieno di barche di migranti. “Parlo del naufragio della coscienza con l’amarezza di chi fa politica sulla pelle delle persone”, ha detto l’ideatore del carro. Anche un altro carrista, Umberto Cinquini, condivide le idee del collega: “Salvini non mi sta simpatico, come tutti i politici che urlano. Le chiavi del capannone sono mie e non lo faccio aprire a chi incita all’odio sociale”. Anche Priscilla Boni assicura: “Io non ci sarò, non voglio stringere la mano a chi ha fatto dell’intolleranza una bandiera politica”.

La presidentessa della Fondazione del Carnevale di Viareggio, Marialina Marcucci, avrebbe chiarito le sue posizioni: “Ogni carrista è concessionario del proprio hangar e se vuole può tenerlo chiuso. Ma abbiamo tante cose da far vedere a Salvini”.

Commenti politici

Maurizio Marchetti, il capogruppo di Forza Italia in regione Toscana, ha criticato le scelte dei carristi attaccando: “Il Carnevale di Viareggio è patrimonio di tutti. È un brutto spettacolo vedere che chi vi opera ne lede l’universalità“. Valerio Fabiani (Pd), invece, afferma: “Salvini è libero di andare dove vuole, ma deve sapere che anche i maestri della cartapesta sono liberi di esprimere il loro dissenso”.