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Sulla prescrizione Italia Viva vota ancora con il centrodestra

Il Pd: "Minano alla base la tenuta del governo".

Matteo Renzi va avanti per la sua strada e Italia Viva vota ancora con il centrodestra, ira del Partito Democratico

Italia Viva vota ancora con il centrodestra sulla prescrizione ma non basta. Bloccato in Commissione il progetto di legge di Forza Italia per fermare la riforma Bonafede. Continuano gli scontri all’interno del governo.

Prescrizione, Italia Viva vota con il centrodestra

Matteo Renzi continua ad andare contro il governo Conte 2. Italia Viva sulla prescrizione ha votato ancora con il centrodestra. Durante i lavori accompagnati da urli, nella commissioni Giustizia della Camera Italia Viva ha votato di nuovo con il centrodestra ma questo non è bastato a fermare l’emendamento del Movimento 5 Stelle. La Commissione ha approvato con 24 voti a favore e 23 contrari l’emendamento firmato M5S che ha cancellato la proposta di legge del forzista Enrico Costa. Decisivo è stato il voto della presidente grillina Francesca Businarolo.

“Questa guerriglia quotidiana di Renzi è diventata ormai insopportabile perché mina alla base la tenuta del Governo, con il rischio di conseguenze pesanti per il Paese. Renzi si assuma le responsabilità di fronte al Paese se ha deciso di favorire il ritorno di Salvini e della destra”. Si legge nella nota ufficiale in cui il Partito democratico per voce di Michele Bordo critica ancora una volta il voto di Italia Viva con il centrodestra.

Polemiche anche nelle procedure di voto la minoranza accusa che non è stato permesso di far votare Alessandro Colucci che aveva una delega e avrebbe votato contro:“È una cosa folle quello che è successo in commissione Giustizia – ha detto Costa -. La presidente Businarolo ha salvato il governo con una interpretazione del regolamento che è un attentato al funzionamento di un organo costituzionale: non ha permesso al deputato Colucci del Misto, in possesso di una delega, di votare”. La presidente della Commissione ha risposto subito alle critiche: “Intollerabili le polemiche sulla procedura, la questione delle sostituzioni dei deputati non può essere usata strumentalmente: prima del voto di oggi ho svolto una verifica delle presenze e ho dovuto prendere atto del fatto che il deputato Colucci non era stato designato sostituto. Le opposizioni farebbero bene a misurare con più pacatezza le proprie parole”.

Caos anche alla commissione Giustizia del Senato mentre si votano gli emendamenti al decreto intercettazioni un gruppo di senatori della Lega ha fatto irruzione bloccando i lavori.