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Chi è Antonino Spirlì, il vice della Santelli che guiderà la Calabria

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A seguito della morte di Jole Santelli, sarà il suo vice, Antonino Spirlì, ad amministrare la Calabria in attesa di nuove elezioni.

A seguito della morte di Jole Santelli, la Presidente della Regione Calabria eletta lo scorso gennaio, la carica passerà al suo vice, Antonino Spirlì, in attesa di nuove elezioni. Attuale vicepresidente e assessore alla Cultura e al Commercio, l’esponente del centrodestra calabro aveva fatto discutere nelle scorse settimane per la sue frasi contro il politiamente corretto che invocavano alla libertà di poter dire le parole “negro” e “frocio” senza dover per questo essere additato di razzismo o omofobia. “In calabrese dico ‘nigru’ per dire negro, non c’è altro modo”, aveva affermato il vicepresidente.

Antonino Spirlì, il vice della Santelli

Spirlì, 58 anni, si è più volte definito “omosessuale a tempo perso e cattolico praticante”. Aveva dimostrato la sua fede anche nel momento dell’elezione a vicepresidente quando aveva affermato: “Invoco la Benedizione del Signore e mi affido alle amorevoli cure della Santa Vergine Immacolata. E mi impegno a svolgere il mio compito nell’unico interesse della mia gente. Accompagnatemi solo con le Vostre preghiere. Grazie. Dio Vi voglia bene”. Parole che anche esponenti più illustri di lui, si legga il leader leghista Matteo Salvini, hanno usato nel corso di varie occasioni elettorali.

Ora sarà lui il presidente della Calabria e dal sito della Regione si apprende che svolgerà funzioni vicarie, sostituendo il Presidente, nell’esercizio dei poteri, delle funzioni e delle prerogative di questi, anche nei rapporti istituzionali presso la Conferenza Stato-Regioni e presso l’Ufficio di Presidenza dei Presidenti delle Regioni”. Inoltre a Spirlì vengono delegate le competenze di indirizzo politico “nelle seguenti materie: beni culturali, patrimonio storico, artistico ed architettonico; organizzazione delle attività culturali e teatrali, musei, biblioteche, archivi, associazioni culturali, politiche del commercio e dell’artigianato, legalità e sicurezza.”