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Rave Party, Lamorgese: "Non sono un fatto inedito. Nel 2018-2019 ci sono stati casi simili"

Rave Party Lamorgese

Il capo del Viminale Luciana Lamorgese ha fatto chiarezza in aula sulla vicenda del Rave Party dello scorso agosto.

Non ci sta il Ministro Luciana Lamorgese che, nel corso del suo intervento in aula alla Camera dei Deputati ha fatto chiarezza sulle dinamiche che sono intervenute durante il Rave-Party avvenuto in provincia di Viterbo lo scorso agosto. In particolare il capo del Viminale ha precisato che “I servizi di controllo disposti delle forze dell’ordine hanno impedito che si radunassero nell’area del rave fino a 30mila persone”, aggiungendo a tal proposito che “c’era un monitoraggio della polizia sui camper sull’Aurelia dal 13 agosto, non certo una scorta”. 

Rave Party Lamorgese, “Idranti e lacrimogeni avrebbero creato problemi di ordine pubblico”

Il Ministro dell’Interno a tal proposito ha difeso le scelte fatte in questo senso affermando che, visto l’elevato afflusso di pubblico e la presenza di minori ha ritenuto oppportuno e prudente evitare la dispersione della folla con la forza: “Lo sgombero con l’uso di idranti e lacrimogeni avrebbe creato rischi per ordine pubblico e salute”. 

Ha inoltre aggiunto che non è stato possibile quantificare l’esatto numero di presenze prima del 14 agosto: “solo alle prime luci del 14 agosto il personale operante poteva effettivamente quantificare il numero delle presenze che ammontavano a 4mila persone, comprese famiglie con bambini. I servizi di controllo e di cinturazione hanno avuto l’effetto di scongiurare che nell’area prescelta venisse a concentrarsi un numero di persone ben superiore, ipotizzato fino a 30mila”. 

Rave Party Lamorgese, “Gli organizzatori avevano chiesto ai partecipanti l’assoluta segretezza” 

Il Ministro Lamorgese ha inoltre portato all’attenzione della Camera alcuni dettagli non trascurabili. Il primo riguarda la segretezza che gli organizzatori hanno chiesto a quanti fossero interessati a partecipare, mentre il secondo dettaglio è stato un effetto di ciò che si è visto nei giorni successivi: “Il focolaio che avrebbe dovuto produrre il rave non si è visto. I monitoraggi dell’Asl di Viterbo non hanno rilevato casi di positività da Covid”. 

Rave Party Lamorgese, “Non sono un fatto inedito”

Non ultimo il capo del Viminale ha voluto puntualizzare che i rave party non sono certo una novità e che  “nel 2018 e 2019 ci sono stati eventi simili […] ed in nessun caso si è deciso di intervenire con la forza se non quando lo hanno consentito circostanze di tempo e luogo. La linea del Viminale sull’ordine pubblico non può essere ondivaga, le forze dell’ordine agiscono sulla base di criteri che sono frutto di esperienze e competenze consolidate, non soggette ad improvvisazioni o cambiamenti ingiustificati”.