Roma, 22 mag. (Adnkronos) – "I Referendum dell'8 e 9 giugno, nonostante il boicottaggio della destra, saranno una grande prova di democrazia. E chi tra le istituzioni invita a non andare al voto commette un grave errore. Il voto è un diritto, conquistato anche con il sangue dei nostri nonni, che andrebbe sempre esercitato, non solo quando conviene.
E a chi dice 'ma ci sono stati dei casi in cui anche qualcuno del centrosinistra in passato indicava l’astensione' la nostra risposta è chiara: sbagliavano; e il Pd guidato da Elly Schlein non risponde di scelte fatte in epoche diverse". Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Partito Democratico, oggi a Milano per il dibattito, presso la sede provinciale Acli, "La sfida della partecipazione – Insieme per il lavoro e per i diritti".
" Questo referendum riguarda il futuro e la speranza di un mondo migliore di questo. Votare sì ai 5 referendum vuol dire votare per un Paese più giusto e moderno. Negli ultimi 10 anni il lavoro è diventato sempre più precario e ingiusto. Serve una lotta seria al precariato, servono tutele per i licenziamenti illegittimi e indennizzi adeguati; serve aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro, perché non possiamo solo dispiacerci quando sentiamo dell'ennesima morte sul lavoro. Per non parlare dei tanti ragazzi nati e cresciuti in Italia costretti ad aspettare 10 anni per avere la cittadinanza".
"Sono 5 sì che miglioreranno la vita reale degli italiani e delle italiane. Votare 5 sì significa scegliere un’Italia più giusta, con più diritti e dignità per chi lavora e più inclusione per chi contribuisce ogni giorno al nostro Paese. Se dovessero votare più di 12 milioni e 300mila elettori, più del consenso che ha consentito a Giorgia Meloni di sedere a Palazzo Chigi, sarà il primo avviso di sfratto al suo Governo".