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Roma, parte il corteo per Gaza: sfilano bandiere palestinesi e simboli di Pd, M5s e Avs

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Roma, corteo per Gaza: in piazza un vasto schieramento politico e civile, con partiti, gruppi pacifisti e cittadini di tutte le età.

Migliaia di persone sono scese in piazza oggi a Roma per partecipare al corteo nazionale in solidarietà con la popolazione di Gaza. La manifestazione, promossa da associazioni pacifiste, movimenti per i diritti umani e sostenuta da forze politiche come Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, sta attraversando le vie del centro con bandiere palestinesi, striscioni e cori per chiedere un cessate il fuoco immediato e la fine delle violenze nella Striscia.

Un fiume umano che invoca pace, giustizia e rispetto del diritto internazionale, in un clima di partecipazione civile e intensa emotività.

Roma, al via il corteo per Gaza: in piazza bandiere palestinesi e sigle di Pd, M5s e Avs

Con lo slogan Palestina libera, migliaia di persone si sono radunate in piazza Vittorio, a Roma, per partecipare alla manifestazione in solidarietà con Gaza, promossa dai partiti del centrosinistra, tra cui Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

Il corteo, che ha preso il via alle 14, si è aperto con uno striscione che recita “Gaza, stop al massacro. Basta complicità”. Numerose le bandiere presenti: oltre a quelle con le sigle dei partiti, sventolano anche i vessilli con i colori della Palestina e quelli arcobaleno della pace.

Roma, al via il corteo per Gaza: le prime dichiarazioni dei politici in piazza

In attesa dell’arrivo del leader M5S Giuseppe Conte, dietro lo striscione di testa del corteo sono già presenti i principali esponenti politici, tra cui Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, il presidente Pd Stefano Bonaccini, il responsabile Esteri Giuseppe Provenzano, il presidente dei senatori dem Francesco Boccia, il vice capogruppo Avs Marco Grimaldi, e i rappresentanti M5S Roberto Fico, Riccardo Ricciardi, insieme al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Prima della partenza, i manifestanti intonano Bella Ciao.

“È un’enorme risposta di partecipazione per dire basta al massacro dei palestinesi e ai crimini del governo Netanyahu. E’ un’altra Italia che non tace, come fa il governo Meloni. È un’Italia che vuole il riconoscimento dello Stato palestinese ed questa è l’Italia che vogliamo”, ha dichiarato la leader del Pd, Elly Schlein.

“Siamo qui in piazza perché vogliamo trasformare l’Italia in un presidio di umanità contro l’orrore di Gaza, per dire basta all’ipocrisia del governo Meloni che chiude gli occhi di fronte a questo orrore. Basta accordi militari, economici. Fermiamo il criminale Netanyahu”, ha sottolineato Bonelli.

“Questa è la piazza dell’umanità contro lo sterminio sistematico che va avanti da venti mesi, a partire dal governo italiano che sta facendo finta di non vedere e ancora oggi balbetta. Ci sono misure concrete e sono tutte nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che gli italiani non ci stanno più. Stop a questo sterminio”, ha aggiunto Giuseppe Conte.

Nicola Fratoianni, leader di Avs, ha definito l’adesione alla manifestazione di Roma come un’“enorme partecipazione” e una “risposta oceanica del popolo”, espressione dell’indignazione verso un governo accusato di trascinare il Paese in una pagina infame della storia. Ha chiesto il riconoscimento dello Stato palestinese, sanzioni e la sospensione dell’accordo tra Ue e Israele, oltre al mancato rinnovo del protocollo militare. Secondo Fratoianni, sono necessarie misure concrete per fermare lo sterminio, la deportazione e la pulizia etnica in atto a Gaza. Ha concluso affermando che l’Italia migliore oggi chiede al governo Meloni di dire basta a complicità, codardia e ipocrisia.

Il ministro degli Esteri Tajani ha ripetutamente sollecitato la cessazione degli attacchi israeliani a Gaza, sottolineando tuttavia che Iran, Hezbollah, Houthi e Hamas mirano alla distruzione di Israele. Con queste parole Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha dichiarato al Gr Rai che il partito si schiera a fianco di Israele e contro ogni forma di antisemitismo nel mondo.

Gruppi comunisti contestano Pd, M5S e Avs durante il corteo per Gaza a Roma

Il Fronte Comunista (FC), il Fronte della Gioventù Comunista (FGC), il Collettivo Militant, l’Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP) e i Giovani Palestinesi d’Italia (GPI) hanno organizzato un presidio per protestare contro quello che hanno definito il tardivo intervento di Pd, M5S e Avs, promotori della mobilitazione per Gaza in corso a Roma. Al passaggio dei leader, i militanti, tra fumogeni e bandiere palestinesi, hanno denunciato che non basta scendere in piazza, ma serve una posizione netta contro Israele e il rifornimento militare.

Corteo per Gaza a Roma: divisioni nel movimento pro-Palestina

All’interno del movimento pro-Palestina emergono divisioni sulla partecipazione alla manifestazione: studenti palestinesi e l’Associazione dei Palestinesi in Italia hanno deciso di non aderire, motivando il rifiuto con la mancata attenzione e strumentalizzazione della causa palestinese da parte di alcuni organizzatori.

Invece, Yousef Salman, coordinatore delle Comunità palestinesi italiane e presidente della Comunità di Roma, ha ringraziato i segretari Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli per aver promosso la mobilitazione nazionale contro il genocidio del popolo palestinese, chiedendo cessate il fuoco immediato, l’accesso agli aiuti umanitari, la fine dell’occupazione israeliana e il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia.

“La Comunità Palestinese d’Italia scende in piazza ”per ringraziare l’Italia democratica e amante della libertà, della giustizia e della solidarietà fra gli uomini e i popoli del mondo. La pace giusta è possibile e fattibile, solo sulla base del rispetto e dell’applicazione delle risoluzioni Onu e della legalità internazionale. No alle armi, alle guerre, all’occupazione, alla distruzione e alla morte. Per un mondo diverso, più giusto e più civile. Palestina libera”, ha concluso Yousef Salman.