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Rovereto, morte di un’anziana in casa: svolta decisiva nelle indagini

anziana morta in casa

Annamaria Sartori, 86 anni, trovata morta in casa a Rovereto il 15 giugno. Svolta nelle indagini, arrestato il figlio.

La tranquilla città di Rovereto è stata scossa dalla tragica scoperta di Annamaria Sartori, un’anziana di 86 anni trovata morta in casa la sera del 15 giugno. Le indagini, inizialmente avvolte nel mistero, hanno subito una svolta decisiva con l’arresto del figlio della vittima. Le autorità stanno ora cercando di chiarire i motivi che hanno portato a questa drammatica vicenda, mentre la comunità locale resta sgomenta di fronte a un caso che ha scosso profondamente l’intera zona.

Rovereto, anziana trovata morta in casa

Il corpo di Annamaria Sartori è stato rinvenuto dai carabinieri la sera di domenica 15 giugno. I militari sono intervenuti nell’appartamento dopo la segnalazione proveniente dal dispositivo di telesoccorso che la donna portava con sé. Al loro arrivo, la 86enne era ormai deceduta. Il cadavere giaceva sul pavimento, mentre il figlio vegliava accanto a lei.

La Procura di Rovereto prosegue nelle indagini per ricostruire con esattezza gli ultimi istanti di vita di Annamaria Sartori. Al momento, gli investigatori mantengono il massimo riserbo riguardo ai dettagli dell’arresto del figlio Giovanni Gabrielli, avvenuto pochi giorni fa in Puglia.

Rovereto, anziana trovata morta in casa: svolta nelle indagini con un arresto

Il nome del figlio della donna, Giovanni Gabrielli, era già comparso tra gli indagati con l’accusa di omicidio aggravato dal vincolo familiare. Tuttavia, nuove prove emerse durante le indagini hanno spinto la Procura della Repubblica di Rovereto a emettere un provvedimento restrittivo nei suoi confronti.

Il 60enne è stato arrestato in una svolta significativa nel caso della morte di Annamaria Sartori, 86 anni, trovata senza vita nella sua abitazione di via Sticotta a Rovereto la sera di domenica 15 giugno. Il figlio maggiore della vittima, che risiede a Lecce, è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare su disposizione della magistratura locale.

Gli esami disposti dalla Procura hanno rapidamente escluso la possibilità di un decesso naturale. L’autopsia ha evidenziato la presenza di ematomi sospetti sul corpo della donna, incompatibili con cadute accidentali o ferite causate da armi o oggetti contundenti. Ulteriori approfondimenti medico-legali sono tuttora in corso, con risultati attesi nelle prossime settimane, ma le prime risultanze hanno convinto gli investigatori a procedere con l’arresto.

Al momento dell’arrivo dei carabinieri, era in lacrime accanto al cadavere della madre, incapace di fornire spiegazioni. Sebbene residente a Lecce, l’uomo si trovava in Trentino per prendersi cura della madre e avrebbe trascorso con lei le ultime ore di vita.