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Ruby Ter, Silvio Berlusconi assolto. La rabbia della figlia Marina: “Ci sono voluti nove anni”

Ruby ter marina berlusconi

Silvio Berlusconi assolto: la sentenza del Ruby Ter ha indispettito Marina, la figlia del Cavaliere, che si è scagliata contro la magistratura.

Marina Berlusconi, figlia di Silvio Berlusconi, ha commentato con durezza la sentenza del provvedimento giudiziario noto come Ruby ter con la quale il padre è stato assolto.

Ruby Ter, Silvio Berlusconi assolto. La rabbia della figlia Marina: “Ci sono voluti nove anni”

L’assoluzione di Silvio Berlusconi è stata accolta con entusiasmo dai parlamentari di Forza Italia. La sentenza, seppur accolta con soddisfazione, è stata commentata in modo duro da Marina Berlusconi, figlia del Cavaliere e presidente di Fininvest. “Ci sono voluti nove anni perché mio padre venisse assolto, e assolto ‘perché il fatto non sussiste’, da una accusa tanto infondata quanto infamante e del tutto priva di senso e di logica”, si legge in una nota diffusa dalla primogenita del leader di FI. “Ed è la quarta assoluzione nei quattro processi celebrati per i vari filoni di quel mostro giuridico chiamato ‘caso Ruby’, che si trascina da dodici anni“.

La presidente di Fininvest, inoltre, ha tuonato: “Una persecuzione del genere non si può cancellare così, con un colpo di spugna”.

Una vicenda “nata sul nulla e sul nulla portata avanti con accanimento ideologico dalla magistratura”

“Anche perché questa vicenda, nata sul nulla e sul nulla portata avanti con furioso accanimento ideologico da una piccola ma potente parte della magistratura ha segnato e condizionato la storia e la politica del nostro Paese, la sua stessa immagine all’estero”, ha denunciato Marina Berlusconi.

L’amarezza della primogenita del Cav, poi, ha chiuso la nota rivelando la sua una speranza: “Mi auguro che questa ennesima dimostrazione dei guasti provocati dalla faziosità e dall’odio coltivato contro l’avversario favorisca il processo di cambiamento, che i tribunali possano finalmente essere davvero per tutti aule di giustizia e non di lotta politica, che i cittadini possano guardare alle toghe con la fiducia che gran parte di esse meritano – e ha concluso –. Solo in questo modo, credo, questa vicenda potrà forse risultare un po’ meno drammaticamente assurda”.