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Crisi economica in Russia: Putin annuncia nuove misure per i soldati volontari

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Russia in crisi: le difficoltà economiche colpiscono anche l’arruolamento, tagliati i bonus in cinque regioni. Ecco cosa sta succedendo.

In un clima di tensioni militari e crescente instabilità interna, la Russia inizia a confrontarsi con i limiti economici derivanti dalla lunga campagna in Ucraina. La crisi si riflette anche all’interno del Paese. Ecco cosa sta succedendo.

Economia russa sotto pressione: sanzioni, inflazione e tagli ai bilanci regionali

Dall’invasione del 2022, l’Occidente ha imposto pesanti sanzioni alla Russia per fermare l’offensiva.

Nonostante ciò, l’economia russa ha resistito grazie alle esportazioni di petrolio e gas. Il Cremlino ha investito sia nel reclutamento sia nel potenziamento dell’industria militare, producendo armi e mezzi bellici. Questo sforzo ha però aggravato l’inflazione, spingendo la banca centrale ad alzare i tassi di interesse e rendendo più costosi prestiti e acquisti.

Le previsioni europee stimano una crescita rallentata tra l’1,7% e il 2% per il 2025. Abbas Gallyamov, ex redattore di discorsi di Putin, ritiene che i tagli ai bilanci regionali siano legati alla scarsità di fondi. “Stanno finendo i soldi”, ha dichiarato a RFE/RL.

Russia, crisi economica crescente: drastica decisione di Putin per i soldati volontari

Nelle ultime settimane, almeno cinque regioni russe hanno ridotto i bonus una tantum per i nuovi volontari militari. L’ultima è stata la regione del Volga, Bashkortostan, che il 5 giugno ha dimezzato l’incentivo per le nuove adesioni. Secondo esperti locali, la decisione riflette sia la contrazione dei bilanci regionali sia un possibile calo della pressione per arruolare nuovi soldati.

Per gran parte della guerra, la Russia ha evitato una mobilitazione generale, preferendo reclutare tramite compagnie militari private, detenuti e volontari con compensi elevati. Dal 2023, Putin ha imposto quote di reclutamento alle regioni, che hanno risposto con campagne e bonus consistenti. Complessivamente, circa 24 milioni di dollari al giorno per il reclutamento.

All’inizio del 2025, si stimava un arruolamento giornaliero tra 1.000 e 1.500 uomini, con un bonus medio di circa 1,4 milioni di rubli (17.700 dollari), ben superiore allo stipendio medio locale.

Nel Bashkortostan, i bonus sono saliti da 205.000 rubli nel 2022 a 1,6 milioni all’inizio del 2025, per poi calare a 1 milione il 5 giugno su decisione del capo regionale Radiy Khabirov. Secondo i conteggi del servizio Tatar-Bashkir di RFE/RL, situazioni analoghe si registrano a Samara, dove il bonus è passato da 3,6 a 2,1 milioni di rubli all’inizio del 2025.