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La Russia ha registrato un aumento senza precedenti di minorenni inseriti nel suo elenco nazionale di “terroristi e estremisti”, con ben 341 nuovi casi. Questo dato, riportato dal sito di notizie in esilio Vyorstka, rappresenta il numero annuale più elevato negli ultimi sette anni.
Rispetto ai 161 minori aggiunti nel 2024 e ai 304 casi combinati nei sei anni precedenti, il 2025 segna un netto cambiamento di tendenza.
Da notare che solo un ragazzo di quelli inseriti quest’anno è stato successivamente rimosso dal registro.
Dettagli sui minori registrati
Il più giovane tra i nuovi iscritti è Timofei Mamoshkin, un quattordicenne della regione di Ryazan, aggiunto al registro a novembre per presunti reati legati al terrorismo, sebbene le accuse specifiche non siano state rese pubbliche. Un altro caso rilevante è quello di Timur Omarakaev, che è stato registrato il giorno del suo diciottesimo compleanno.
Eventi legali e legami con la criminalità
Un uomo con lo stesso nome è stato condannato a San Pietroburgo nell’estate del 2025 a quattro anni e quattro mesi per aggressione verso passanti. Tuttavia, non è chiaro se i due casi siano collegati. Questo aumento nel numero di minori inseriti nel registro è avvenuto dopo che il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che ha abbassato l’età di responsabilità penale per atti di sabotaggio e terrorismo a 14 anni.
Le conseguenze della guerra e i processi
Dal lancio della guerra su larga scala in Ucraina nel 2022, almeno 158 minorenni sono stati condannati per reati legati al terrorismo o al sabotaggio, spesso in connessione con attacchi incendiari a uffici di coscrizione militare e infrastrutture ferroviarie. Solo nella prima metà del 2025, i tribunali russi hanno emesso 29 condanne di adolescenti in base a leggi anti-terrorismo.
Opposizione al conflitto
Un numero crescente di minori ha anche ricevuto pene detentive per aver espresso opinioni contrarie alla guerra in Ucraina. Il presidente del Comitato Investigativo, Alexander Bastrykin, ha accusato i servizi segreti ucraini di tentare di reclutare adolescenti russi per compiere atti di sabotaggio all’interno del paese, sottolineando che tali azioni sono motivate da sentimenti di odio nazionale o sostegno a ideologie definite “terroristiche” o “naziste” dalle autorità.
Questi sviluppi stanno suscitando preoccupazione tra esperti di diritto e diritti umani, poiché il trattamento dei minori nel sistema penale russo solleva interrogativi sulla legalità e sull’etica delle misure adottate.