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Si diffondono le prime sindromi influenzali: previsioni

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Con l'arrivo della stagione fredda iniziano a girare i primi virus e le prime sindromi influenzali e parainfluenzali. Le previsioni per la stagione.

A partire da lunedì 22 ottobre riparte la rete rete di monitoraggio InfluNet, diretta e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. Lo scopo di tale monitoraggio è quello di tracciare una mappa e identificare i virus che circoleranno nei prossimi mesi. Le operazioni preliminari si basano sulle segnalazioni fornite dai medici di base in merito ai casi delle prime sindromi simil influenzali. In attesa di ricevere i primi dati ufficiali sono state fatte le prime previsioni sul tipo di virus che circoleranno e sulla probabile diffusione.

Sindromi influenzali e parainfluenzali, le previsioni

Il monitoraggio dei ceppi di virus circolanti serve per fare delle previsioni, per capire quale virus ha più probabilità di circolare, per registrare dati preziosi per lo sviluppo di vaccini sempre più mirati in futuro” ha spiegato per WiredItalia Michele Conversano, direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto e presidente di Happyaging.

Al momento è ancora difficile sapere quali dei virus influenzali segnalati dall’Organizzazione mondiale della sanità saranno i più diffusi. “Qualcosa di più cominceremo a capirlo non appena avverranno le prime segnalazioni: se per esempio osserviamo la prevalenza di virus che sono stati già segnalati in passato allora, in termini generali, si può immaginare una stagione relativamente tranquilla, grazie all’immunità conferita dalla stagione precedente. Diversamente se i virus circolanti sono altri allora è probabile che l’influenza sia più pesante” ha spiegato Conversano.

Come segnalato Dal Ministero della Salute, due dei virus più probabili per quest’anno sono diversi da quelli dell’anno passato. Si tratta di due varianti: una del ceppo virale A e una della B. L’incidenza dei virus dipenderà molto anche dalle condizioni climatiche. “Alcuni virus mostrano anche delle preferenze per il freddo, mostrando per esempio di colonizzare meglio l’uomo, le vie aeree, quando le temperature sono più basse” ha precisato Conversano.

Per prevenire influenze sono previsti i vaccini stagionali. “Tradizionalmente i vaccini sono sempre stati pensati per colpire due ceppi A e uno B“. “Si è visto che il ceppo B circolante poteva cambiare, e l’idea è stata quella di allargare l’offerta vaccinale fino a includere protezione contro due ceppi B“.