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Vaping, con il lockdown sempre più fumatori scelgono le sigarette elettroniche

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Aumenta del 23% la quota di vapers che utilizza esclusivamente sigarette elettroniche. I dati commentati da Armando Frassinetti, Market Manager di Imperial Tobacco Italia.

Si è conclusa la rilevazione dell’Osservatorio myblu® realizzato da Kantar Italia per Imperial Tobacco Italia – che commercializza in Italia la sigaretta elettronica myblu®. Sono stati analizzati i comportamenti di fumatori e utilizzatori di prodotti di nuova generazione nei particolari periodi di lockdown e post-lockdown (marzo – luglio 2020). I dati hanno mostrato che non si è arrestato il fenomeno delle sigarette elettroniche in Italia. Al contrario, si registra un significativo aumento dei vapers: circa 264mila unità in soli 4 mesi, di cui circa 160.000 nei mesi di lockdown con un totale. A luglio erano in totale oltre un milione e trecentomila.

Aumenta utilizzo del vaping

In generale, il trend in ambito vaping si conferma in crescita rispetto agli anni precedenti, con una tendenza al passaggio dal tabacco tradizionale al vaping. A luglio, il 2,7% della popolazione adulta italiana – contro il 2,3% della rilevazione effettuata tra ottobre 2019 e marzo 2020 – utilizza le sigarette elettroniche. L’andamento, durante i mesi di lockdown, ha mostrato una crescita regolare di questi consumatori. Crescita proseguita anche nella fase successiva.

Uno dei principali elementi di novità è rappresentato dall’aumento dei vapers cosiddetti “esclusivisti”. Il 56% dichiara di utilizzare solo sigarette elettroniche. Senza cioè abbinarle a nessun altro prodotto a base di nicotina o contenente tabacco. Questo dato è risultato in aumento del 33% rispetto al periodo precedentemente preso in esame (ottobre 2019 – marzo 2020).

Ne abbiamo parlato con Armando Frassinetti, Market Manager di Imperial Tobacco Italia.

Armando Frassinetti_

Intervista ad Armando Frassinetti

Quanto l’avvicinarsi al vaping può essere ricollegabile allo scoppio della pandemia?

Un incremento degli utilizzatori di sigarette elettroniche potrebbe essere ricollegabile agli stili di vita e alle priorità degli italiani che abbiamo visto cambiare, in alcuni casi anche radicalmente, a partire dal lockdown della primavera scorsa. Ad esempio la tendenza a prendersi maggiore cura di se stessi, a prestare maggiore attenzione e ad avere fiducia nella scienza, a effettuare molti più acquisti online e, per molti settori, ad acquistarne in quantità maggiore.

Ed ecco che, a differenza delle sigarette tradizionali, le sigarette elettroniche sono prodotti potenzialmente meno dannosi per la salute, intorno a questi prodotti c’è un forte e attivo dibattito scientifico, possono essere acquistate tramite i siti web ufficiali.

Non solo, restando più tempo a casa i fumatori hanno probabilmente cominciato a dare più peso ai rischi legati al fumo passivo per i propri familiari. La qualità dell’aria negli ambienti chiusi è un altro elemento molto importante di cui chi fuma tiene conto e ormai numerosi studi scientifici concordano sul fatto che l’impatto del vapore sia enormemente più basso rispetto a quello del fumo.

Uno dei più recenti studi peer reviewed realizzato da Imperial Brands, ad esempio, dimostra che il vapore emesso da myblu contiene fino al 99% di sostanze tossiche in meno rispetto al fumo.

La tendenza dei consumatori italiani ad avvicinarsi al web per effettuare i propri acquisti, trova riscontro anche nella categoria del vaping?

C’è stata senza alcun dubbio un’accelerazione del processo di digitalizzazione degli italiani e il settore del vaping ha certamente saputo rispondere al bisogno crescente di acquistare tramite il web.

Blu.com, il nostro sito ufficiale, autorizzato, e per questo affidabile poiché propone solo prodotti controllati e legittimamente immessi in commercio in Italia, con l’inizio del lockdown ha fatto registrare una crescita senza precedenti, basti pensare che nel mese di aprile, in cui tutto il Paese era chiuso a casa, gli acquisti sul sito sono quasi triplicati.

Il principale canale di vendita di myblu resta comunque quello delle tabaccherie. Come mai è stata fatta e viene confermata questa scelta?

Le tabaccherie sono sempre state il canale di vendita di tutti i nostri marchi, da John Player Special a Davidoff e West, dagli accessori RIZLA ai tabacchi trinciati. Quando abbiamo lanciato in Italia myblu, un prodotto nuovo e destinato ai fumatori adulti, è stato per noi naturale che il canale di distribuzione privilegiato rimanesse la tabaccheria, sia per i pod, sia per i device.

Questo per la fiducia reciproca esistente tra l’azienda e le tabaccherie, per la conoscenza che i tabaccai hanno dei propri clienti e per la consapevolezza di poterci affidare a professionisti che conoscono, ad esempio, l’importanza del rispetto di alcune regole fondamentali come il divieto di vendita ai minori di 18 anni.

Oggi myblu è distribuita in oltre 20.000 rivendite in tutto il territorio nazionale, è considerata come prodotto di riferimento in tabaccheria con una quota di mercato tra i sistemi chiusi intorno al 50%, e gode di un buon riscontro ed interesse da parte dei tabaccai di cui siamo certamente soddisfatti, oltre che grati per essere riusciti a garantire il servizio di vendita anche durante i periodi di lockdown.

La mission di myblu è sempre stata quella di offrire Something Better ai fumatori adulti. Come si concretizza questo obiettivo per i fumatori che scelgono la strada del vaping per smettere di fumare o fumare meno sigarette tradizionali?

A livello globale, con un forte impegno verso l’innovazione e la ricerca scientifica da parte del team di scienziati di Imperial Brands, con la pubblicazione di studi peer reviewed e con la produzione di dati ad alto valore scientifico che consentono di mostrare non solo ai consumatori, ma anche a chi si occupa di salute pubblica, le potenzialità di questi prodotti.

La serietà e la trasparenza sono elementi in cui crediamo fortemente, forniamo informazioni chiare e trasparenti a tabaccherie e clienti, e proponiamo un’ampia gamma di prodotti realizzati con elevati standard di qualità. myblu rappresenta un prodotto potenzialmente meno dannoso e, per noi, la possibilità di offrire Something Better qualcosa di migliore ai fumatori adulti. I dati dell’Osservatorio myblu ci indicano che nel 58% dei casi i vapers scelgono la sigaretta elettronica proprio perché la considerano meno dannosa per la salute, per ridurre il numero di sigarette e/o la quantità di nicotina consumata, per smettere di fumare, per evitare di esporre gli altri al fumo passivo. Non solo, aumentano anche i cosiddetti “esclusivisti”: il 56% dei vapers dichiara di utilizzare solo sigarette elettroniche, senza cioè abbinarle a nessun altro prodotto a base di nicotina o contenente tabacco.

Entrambi questi dati dimostrano che il vaping, sebbene sia ancora una categoria con un ampio margine di sviluppo, sta aiutando molti fumatori adulti ad abbandonare un’abitudine dannosa che forse da soli non avrebbero saputo lasciare. Crediamo che questo sia possibile e continuerà ad esserlo se circoleranno prodotti di qualità controllata, se la distribuzione continuerà ad essere capillare, se verrà mantenuto un livello di tassazione bilanciato che permetta di mantenere i prezzi accessibili e, per i consumatori, di prendere in considerazione questa alternativa.