Lo sciopero generale indetto in solidarietà con la popolazione di Gaza ha mobilitato migliaia di persone in diverse città italiane. A Milano la giornata di protesta è degenerata in momenti di forte tensione, con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. L’episodio ha subito provocato reazioni dal mondo politico, con interventi di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Sciopero per Gaza, disordini e cariche a Milano
A Milano lo sciopero generale indetto in solidarietà con la popolazione di Gaza si è trasformato in una giornata di forte tensione. Il corteo, partito da piazzale Cadorna, ha raggiunto la Stazione Centrale dove un gruppo di manifestanti avrebbero tentato di forzare gli ingressi, scatenando il caos. Sarebbero volati sassi, transenne e oggetti vari contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con cariche, manganellate e lacrimogeni, arrivando a intervenire persino all’interno dell’atrio ferroviario.
Gli scontri si sono propagati nelle strade vicine, in particolare lungo via Vittor Pisani e piazza Duca d’Aosta, paralizzando per ore la circolazione. Come riportato dall’ANSA, almeno dieci persone sono state fermate, mentre una sessantina di agenti hanno riportato ferite o contusioni, con oltre venti già refertati in ospedale.
La città ha vissuto così un pomeriggio segnato da scontri duri e disagi diffusi, che hanno rapidamente acceso anche lo scontro politico a livello nazionale.
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— GaLucio (@galluzzilucio) September 22, 2025
Meloni, Tajani e Salvini condannano gli scontri di Milano: “Immagini indegne”
Le violenze esplose a Milano durante lo sciopero generale per Gaza hanno suscitato immediate reazioni dal fronte politico. La premier Giorgia Meloni ha parlato di “scene indegne che non rappresentano l’Italia”, ribadendo la necessità di garantire sicurezza e rispetto delle regole.
“Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”.
Sulla stessa linea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha definito “inaccettabili” gli attacchi alle forze dell’ordine, richiamando alla responsabilità di chi organizza le piazze.
“Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza”, ha sottolineato in un post su X il ministro degli Esteri.
Anche Matteo Salvini ha espresso solidarietà agli agenti feriti e ha condannato duramente i disordini, invocando pene severe per chi trasforma le manifestazioni in guerriglia urbana.
“Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle forze dell’ordine, stazioni prese d’assalto e assediate, sassi sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i ‘pacifisti’ di sinistra”, ha commentato su X il leader della Lega.
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