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Si opera ad un angioma all'orecchio, Michela Andretta muore a 28 anni: "Non è normale morire così"

Michela Andretta morta

Ciò che doveva essere un intervento di routine si è trasformato in tragedia: la giovane donna è morta improvvisamente durante l'intervento

Tra pochi giorni avrebbe compiuto 29 anni, ma Michela Andretta è morta al termine di un intervento chirurgico per la rimozione di un angioma venerdì 3 maggio, alla clinica Fabia Mater di Roma.

La morte improvvisa di Michela Andretta

Michela Andretta aveva deciso di rimuovere l’angioma all’orecchio sinistro tempo fa: si trattava dunque di un intervento programmato. Secondo gli inquirenti, si tratta di un tipo di operazione che non desta alcuna preoccupazione, ma che può diventare complicato se questo è in profondità.

La giovane donna ha avuto un arresto cardiaco, hanno detto i medici della clinica Fabia Mater di Roma alla famiglia e al fidanzato di Michela, dopo due ore di operazione, ma la ragazza di Acilia non aveva mai manifestato problemi di salute significativi.

Per tale ragione, la famiglia e il compagno, assistiti dall’avvocato Marina Colella, hanno subito intrapreso azioni legali.

La denuncia della famiglia per la morte di Michela

Andrea Carboni, il compagno della ragazza, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri della stazione di Centocelle, che hanno sequestrato la cartella clinica e inviato un’informativa alla Procura:

«Michela stava bene, non aveva nessun problema. Questa visita era stata prenotata da tempo. Dobbiamo sapere che cosa le è accaduto. Non è normale morire così senza una spiegazione».

Le indagini per la morte improvvisa

Un medico legale della Asl 2 è intervenuto subito dopo la tragedia, e ora la salma di Michela è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il procuratore Francesco Paolo Marinaro ha disposto un’autopsia per indagare le cause del decesso e identificare eventuali responsabilità mediche.

Le indagini dovranno stabile se la morte di Michela sia stata causata da complicazioni legate all’operazione, da errori medici o da altri fattori, come reazioni allergiche o condizioni non precedentemente diagnosticate.