Silvio Berlusconi ha manifestato la sua rabbia nei confronti di Giorgia Meloni, secondo lui particolarmente “arrogante” nei loro confornti. Se fino a qualche tempo fa il problema della maggioranza era il rapporto tra la premier e la Lega, ora iniziano ad esserci nuove tensioni.
Silvio Berlusconi, tensione verso Giorgia Meloni: “È stata arrogante con noi”
Quando Giorgia Meloni è uscita dalla villa di Arcore, sabato pomeriggio, Silvio Berlusconi ha espresso tutta la sua rabbia. “Arrogante, è stata arrogante con noi” ha dichiarato il Cavaliere. Fino a qualche giorno fa le difficoltà all’interno della maggioranza riguardavano il rapporto tra la premier e la Lega, soprattutto riguardo le ambizioni governative di Matteo Salvini. Nelle ultime ore, però, è scoppiato il caso Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi, con aspirazioni che si scontrano con gli obiettivi di Giorgia Meloni. La Ronzulli è diventata l’ombra di Berlusconi e controlla ogni cosa. Queste dinamiche hanno toccato anche Antonio Tajani, considerato il futuro capodelegazione di Forza Italia nel governo. Questi due nomi sono i punti fermi del Cavaliere, ma Giorgia Meloni ha in mente qualcosa di diverso. Tajani è candidato ad andare agli Esteri, o in un ministero di prima fascia, mentre il ministero della Salute, che Berlusconi voleva per la Ronzulli, pare che avrà un’altra destinazione.
Tensioni tra Berlusconi e Meloni
Silvio Berlusconi non ha trattenuto la sua rabbia, dicendo che Giorgia Meloni è stata “arrogante” e spiegando che senza Forza Italia “non si va da nessuna parte“. Il Cavaliere ha sottolineato che non è “disposto a fare marcia indietro“, aggiungendo che non si tratta di un ricatto. Per lui i nomi intoccabili sono Tajani e Ronzulli. Nella sua lista ci sarebbero anche Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo e Paolo Sist, ma tutto è ancora da chiarire. Dopo la visita della Meloni ad Arcore, è evidente che ci sia stata una crepa molto significativa. La tensione sarebbe così forte che Ronzulli avrebbe consigliato a Berlusconi di chiedere per se stesso il posto di ministro degli Esteri, invece che per Tajani. “Allora, se non ci vieni incontro, chiederemo per noi il ministero dell’Economia o il Mise” sembra essere stata la reazione del Cavaliere di fronte alla rigidità della Meloni. La situazione sembra bloccata, ma la premier sembra non accettare ricatti. Desidera un governo di alto profilo e competenze e probabilmente il nome della Ronzulli non entra in questi piani.