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Sindrome di Sjögren: come riconoscere la patologia

Sindrome di Sjogren

La sindrome di Sjogren si caratterizza per una frequente secchezza di bocca e occhi, ma esistono altri sintomi che possono svelarne la presenza.

La sindrome di Sjögren fu scoperta dal 1933 per merito del medico svedese Henrik Sjögren, che studiò un gruppo di donne che presentavano uno strano caso di artrite cronica: le pazienti, infatti, soffrivano di secchezza oculare e di bocca. Con questa sindrome viene infatti intesa una malattia infiammatoria cronica autoimmune, particolarmente diffusa tra le donne (circa l’80% di coloro che soffrono di questa malattia è di sesso femminile).

Sindrome di Sjögren

Si tratta di un disturbo in cui le ghiandole esocrine (salivari, lacrimali) vengono distrutte e indebolite, creando notevoli disturbi di occhio secco (cheratocongiuntivite secca) e bocca secca (xerostomia). Nei casi più gravi è possibile che vengano intaccati e danneggiati gli organi vitali; i sintomi possono presentare livelli di intensità variabile a seconda di determinate situazioni.

Tra i più lievi e comuni riconosciamo la xerostomia e xeroftalmia, rispettivamente secchezza di bocca e occhi mentre in altri pazienti possono alternarsi periodi di buona salute ad altri caratterizzati da tumefazione delle parotidi, artralgie, febbre. Possono verificarsi casi di irritazione dell’epidermide, naso, gola, vagina, ma non è raro che siano colpiti altri organi come cute, reni, polmoni, pancreas, cervello e vasi sanguigni. Spesso la sindrome di Sjrogen è accompagnata da una sensazione di stanchezza cronica, oltre a dolori alle articolazioni e ai muscoli, che possono incidere notevolmente sulla qualità della vita. Altrettanto comuni, inoltre, sono la difficoltà di deglutizione e i sintomi del reflusso acido.

Sindrome di Sjogren diagnosi

Possiamo individuare una forma primaria, che compare in modo isolato, con o senza interessamento sistemico: si verifica quando l’attività delle ghiandole lacrimarie e salivarie non viene svolta correttamente. La forma secondaria invece, presenta sintomi specifici, come xerostomia e xeroftalmia, i quali si verificano in presenza di altre malattie del tessuto connettivo: questa tipologia affligge soprattutto persone affette da lupus eritematoso sistemico e da artrite reumatoide. Tuttavia, la diagnosi specifica non è ancora stata formulata, in quanto la malattia non è particolarmente conosciuta: si ricorre a test bioumorali, oltre all’analisi qualitativa delle secrezioni salivari e lacrimali.

Sindrome di Sjogren terapia

Non esiste una terapia specifica risolutiva della Sindrome di Sjogren: nella maggior parte dei casi vengono utilizzati prodotti sostitutivi delle iposecrezioni ghiandolari (salivari e oculari), spesso accompagnati da farmaci antinfiammatori ed immunosoppressori. Nei casi più critici si ricorre a veri e propri interventi farmacologici.