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Sondaggi, aumenta la fiducia degli italiani nel Governo Meloni. Sorpasso di M5S sul PD

Sondaggio Governo Meloni

Ci sono ottime notizie per il Governo. Il 45,6% degli italiani ha fiducia nel premier. I Cinque Stelle si confermano secondo partito.

La percentuale di italiani che nutrono fiducia nel Governo Meloni è cresciuta, toccando quota 45,6%. Questo è ciò che emerge dal sondaggio realizzato da Termometro Politico che ha analizzato alcuni aspetti particolarmente caldi come le pensioni, la crescita del PIL o ancora il suffragio universale. 

Sondaggio sul Governo Meloni: sorpasso del Movimento 5 Stelle sul PD 

Se da una parte quasi la metà degli italiani nutre la propria fiducia sul presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dall’altra ciò che emerge è un dato estremamente interessante: il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte è il secondo partito con il 17,1% di consensi. Stacca per pochissimo il PD che si attesta al 17%. Cresce, seppure sensibilmente Forza Italia, ora al 6,9% dei consensi, mentre la Lega continua a calare ed è a quota 8%. Fratelli d’Italia è per il momento in netto vantaggio con il 28,7%. 

Dalla pensione all’economia: cosa pensano gli italiani 

Per ciò che riguarda le pensioni, il 37,5% ritiene che debba essere consentito a 60 o 62 anni di smettere di lavorare a prescindere dai contributi. Il 29,4% degli intervistati pensa che manovre come quota 100 o 102 debbano essere permanenti, mentre il 14,1% sostiene che stiamo già investendo troppe risorse. 

Sul fronte recessione c’è un sostanziale pessismo da parte del 43,6% degli intervistati che pensa che il PIL diminuirà. Viceversa il 13,1% sostiene che il PIL possa crescere più delle previsioni, mentre il 36,6% ha affermato che non ci troviamo in un clima di recessione, ma comunque il Prodotto Interno Lordo crescerà di pochi decimali. 

…e sul suffragio universale? 

Non ultimo a sostenere che il suffragio universale è l’unico sistema veramente adottabile (pur con dei limiti) e il 74,8% degli intervistati. Secondo il 9,6% dovrebbe votare solo chi ha un certo di tipo istruzione o supera un test, mentre il 4,8% dichiara che un leader non dovrebbe essere scelto sulla base del risultato elettorale, ma sulle competenze.