Coronavirus, Zenga: "Vacanze? Giochiamo anche a Ferragosto"

L'appello di Zenga per l'emergenza coronavirus: "Non ci importa delle vacanze, giochiamo anche a Ferragosto"

“Non ce ne frega niente delle vacanze, giochiamo anche a Ferragosto”, queste le parole che meglio possono riassumere le ultime dichiarazioni del tecnico del Cagliari, Walter Zenga, in merito alla ripresa della Serie A al momento ferma per l’emergenza coronavirus.

L’ipotesi di disputare il campionato a porte chiuse, che inizialmente aveva permesso lo svolgimento di alcune giornate del calendario, è sfumata quando anche alcuni giocatori del massimo campionato di calcio sono risultati positivi al Covid-19.

Dal primo contagio di Rugani della Juventus, ne sono arrivati in rapida sequenza anche altri, palese sintomo del fatto che il campionato andava fermato.

Ora la Lega e la Figc dovranno capire come concludere la stagione 2019/2020, ma con lo slittamento di Euro 2020 al prossimo anno, è sempre più probabile che il campionato vada avanti ad oltranza in estate.

Coronavirus, Zenga: “Non ci importa delle vacanze”

L’ipotesi di un campionato in estate trova concorde anche il neo allenatore del Cagliari, Walter Zenga, che si è così espresso in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Se riprende il calcio vuol dire che riprende un po’ di vita e allora accetteremo quello che sarà. Nel caso la vedo dura finire entro giugno, più facile sfondare su luglio, e allora: le vacanze? Chissenefrega delle vacanze.

Dobbiamo giocare a Ferragosto? Giochiamo a Ferragosto. Quattro partite alla settimana? Giochiamole. Stipendi tagliati? Sarà così per forza“.

Poi un cenno anche a come lui stia gestendo l’emergenza con la sua squadra: Dal 7 marzo non ho più sentito un giocatore, li ho lasciati in pace con le famiglie: ce l’hanno tutti qui, l’unico senza sono io. Sto facendo corsi di leadership online, su Wyscout ho studiato i profili tecnici e personali dei giocatori.

Non sapere quando mi servirà tutto questo è dura, preferirei mi dicessero: fino a fine maggio non se ne parla. Per ora, primo protocollo: nessuna ripresa effettiva degli allenamenti, solo attività a casa”.