> > Strage di Cutro: Bonaccini e Rampelli non se le mandano a dire

Strage di Cutro: Bonaccini e Rampelli non se le mandano a dire

Il presidente dem Stefano Bonaccini

“Ma lei si ricorda le parole che usavate anche con una certa foga?": su Cutro Bonaccini e Rampelli non se le mandano a dire

Sulla strage a Cutro Stefano Bonaccini e Fabio Rampelli non se le mandano a dire ed a Dimartedì è andato in onda il duro scontro fra il presidente Dem ed il vice presidente della Camera di FdI. Il focus è quello di questi giorni: l’operato del governo guidato da Giorgia Meloni sulle politiche migratorie e quello più diretto della trasferta della presidente del Consiglio a Cutro. Da un lato ha esordito Bonaccini citando l’inadeguatezza del governo.

Bonaccini e Rampelli litigano su Cutro

Il presidente del nazareno ha chiesto Rampelli che aveva rivendicato le giuste scelte della maggioranza: “Ma lei si ricorda le parole che usavate anche con una certa foga? ‘Prima gli italiani’, ‘porti chiusi’, ‘è finita la pacchia’?”. E ancora: “E come mai arrivate al governo e rispetto allo scorso anno sono più che triplicati gli sbarchi? A Cutro nemmeno avete sentito il bisogno di portare un fiore su quelle bare, né vi siete fatti vedere. Non voglio infierire sul karaoke di Salvini e di Meloni, perché ognuno ha il diritto di festeggiare il compleanno, ma se diventi presidente del Consiglio o ministro c’è anche una misura che ha a che fare con quel momento particolare e che si chiama umanità”.

La replica del deputato della Meloni

E Rampelli? Il deputato FdI ha replicato sul fatto che in passato i governi di centrosinistra non abbiano gestito il fenomeno : “Quando avete governato voi, e purtroppo succede ancora oggi, gli immigrati tutto hanno avuto fuorché gli stessi diritti degli italiani. Spesso e volentieri sono sfruttati dalla criminalità organizzata o dal caporalato. E molti di loro dormono nelle stazioni o nei parchi pubblici”. Poi, in chiosa: “Non mi pare che ci sia questa umanità, anzi se questa è umanità, sinceramente non capisco cosa sia il razzismo. Quindi, attenzione a non darsi la zappa sui piedi con queste elucubrazioni filosofiche”.