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Tatiana Tramacere, il padre rompe il silenzio: "Smagrita, non si reggeva in piedi"

Tatiana Tramacere

Tra indagini in chiusura e perplessità familiari: ecco gli ultimi sviluppi sul caso di Tatiana Tramacere.

La scomparsa di Tatiana Tramacere e il suo ritrovamento hanno acceso l’attenzione dell’opinione pubblica, lasciando aperti interrogativi sulla dinamica degli eventi e sul reale motivo del suo allontanamento. Mentre gli investigatori sembrano orientarsi verso una conclusione rapida del caso, la famiglia continua a chiedere chiarezza, convinta che la vicenda presenti ancora punti oscuri da chiarire.

La sparizione di Tatiana Tramacere e il suo ritrovamento: un’indagine vicina alla chiusura

La vicenda di Tatiana Tramacere, inizialmente avvolta dall’incertezza, sembra ora avviarsi verso una conclusione per gli inquirenti. Secondo quanto ricostruito, la 27enne si sarebbe allontanata volontariamente lo scorso 24 novembre, circostanza che porterebbe la Procura a orientarsi verso l’archiviazione dell’inchiesta.

Nessun reato contestato a Tatiana, che avrebbe gestito autonomamente la sua fuga chiedendo ospitalità a Dragos Ioan Gheormescu, 30 anni, nella cui mansarda è rimasta per dieci giorni. A quest’ultimo potrebbe invece essere attribuita la responsabilità di aver fornito dichiarazioni non veritiere ai carabinieri durante le ricerche.

“Smagrita, non si reggeva in piedi”. Tatiana Tramacere, il padre rompe il silenzio: preoccupanti retroscena

Le parole della famiglia, però, raccontano un’altra inquietudine. Rino Tramacere, padre della giovane, ha confidato al Corriere della Sera: “Abbiamo attraversato le tenebre e rivisto il sole, all’improvviso“, sottolineando allo stesso tempo i dubbi sulla versione ufficiale. Le condizioni della ragazza al momento del ritrovamento – “sofferente, smagrita, senza forze” – alimentano nella famiglia la sensazione che ci siano ancora aspetti da chiarire. Tatiana, rientrata a casa, “si è chiusa in un silenzio quasi totale” e appare ancora profondamente scossa, mentre la madre, riferisce il padre sempre al Corriere, è crollata dopo giorni di tensione.

La situazione resta delicata anche per il fratello, Vladimir, che su Repubblica respinge le accuse di voler “nascondere” la sorella, spiegando che l’unico intento è quello di proteggerla: “Cosa immaginate, che non siamo noi i primi a voler sapere esattamente cosa è successo?“. Per la famiglia, infatti, la priorità è consentire a Tatiana di recuperare lucidità, senza pressioni né domande alle quali al momento non saprebbe rispondere.

I familiari non ritengono che la storia possa considerarsi conclusa. “E chi l’ha detto che la storia finisce qui?“, afferma Vladimir su Repubblica, ribadendo la necessità che vengano svolti tutti gli accertamenti possibili per capire davvero cosa sia accaduto durante quegli undici giorni.