Il CEO di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato in Francia il 24 agosto con l’accusa di aver permesso attività criminali sulla piattaforma di messaggistica. Dopo il fermo l’app ha aggiornato la sua policy: ecco i cambiamenti apportati.
Le dichiarazioni di Pavel Durov dopo l’arresto
Pavel Durov, nei giorni scorsi, ha rilasciato la sua prima dichiarazione pubblica. Il fondatore di Telegram ha ammesso che la rapida crescita degli utenti ha creato difficoltà che hanno reso più facile per i criminali abusare della piattaforma.
“Per questo motivo mi sono posto l’obiettivo personale di garantire che le cose migliorino in modo significativo. Abbiamo già avviato questo processo internamente e presto condividerò con voi ulteriori dettagli sui nostri progressi”, ha dichiarato.
Telegram: i cambiamenti dopo l’arresto di Pavel Durov
Dopo due settimane dall’arresto di Pavel Durov, l’azienda ha rimosso dalla sua pagina FAQ le rassicurazioni sulla privacy delle chat private e ha promesso di intensificare la moderazione dei contenuti. Questa sezione, che affermava che le chat private erano protette, è stata rimossa. Al suo posto, sono state inserite istruzioni su come segnalare contenuti illegali ai moderatori.
A tal proposito, il portavoce di Telegram, Remi Vaughn, ha dichiarato:
“Le chat private sono ancora private. Chiunque può controllare il codice open source di Telegram e vedere che non ci sono stati cambiamenti”.
Il co-founder, in un messaggio alla community, ha poi annunciato:
- la rimozione della funzionalità People Nearby (Persone Vicine)
- l’introduzione di Businesses Nearby (Attività Vicine)
- la disattivazione del caricamento di nuovi contenuti multimediali sulla piattaforma di blogging Telegraph
- le modifiche alla moderazione