Terremoto universitario nella Genova bene: indagati 29 studenti e con essi un prof compiacente che usava whatsapp per aiutarli negli esami traendone lucro. L’indagine in questione è arrivata a conclusione e il Gip sta per aver sul tavolo la richiesta di rinvio a giudizio. Fra gli studenti figurano rampolli di armatori, uno dei quali si sarebbe fatto scrivere la tesi su “Il problema della successione nelle imprese familiari”, il Corriere della Sera ed il Secolo XIX poi enunciano la “nipote dell’ex sottosegretario vaticano per i rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Balestrero e parenti di imprenditori, manager, immobiliaristi, politici”.
Terremoto universitario nella Genova bene
A registro ci sono 29 studenti che per superare gli esami si sarebbero rivolti ad un docente: il 47enne L.G., che è dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Prà, preparatissimo e pare disponibile. Secondo la procura di Genova quel sistema sarebbe stato truffaldino ed ha indagato per “falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche”.
Le indagini della Guardia di Finanza
Con mansioni di Pg la magistratura ha utilizzato la Guardia di Finanza di Genova. Ma come funzionava in presunzione di reato? In vista dell’esame il candidato si rivolgeva al docente per lezioni private e il giorno della prova scritta fotografava le tracce, le inviava con whatsapp a L.G. e lui inviava le risposte.