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Tifone Jebi si abbatte sul Giappone: 6 morti e 160 feriti

tifone Jebi

Come previsto il tifone Jebi è stato davvero il più devastante degli ultimi 25 anni. Colpite in particolare le città di Osaka e Kyoto.

E’ salito a sei morti e oltre 160 feriti il bilancio delle vittime del tifone Jebi, che ha devastato diverse città del Giappone. La prima prefettura ad essere colpita è stata quella di Tokushima, con il tifone che poi si è spostato sulle città di Osaka e Kyoto. Prima di perdere potenza, i forti venti si abbatteranno anche sull’isola di Hokkaido. Tanti i danni ed enormi i disagi per la popolazione.

Tifone Jebi devasta il Giappone

Come previsto, il tifone Jebi che si è abbattuto sul Giappone è stato devastante. Per i meteorologi è stato infatti il più potente degli ultimi 25 anni. La tempesta si muove a una velocità di oltre 200 chilometri orari, e la prima prefettura ad essere colpita è stata quella di Tokushima, sul versante sud dell’isola di Shikoku. Dopo aver attraversato diversi centri importati del Paese, il tifone Jebi è arrivato a costeggiare quindi la città di Kobe, fino ad arrivare su Osaka e Kyoto. La sua corsa proseguirà fino al versante occidentale dell’isola di Hokkaido, per poi ridurre la propria intensità e divenire un ciclone extratropicale, probabilmente entro la mattina di mercoledì 5 settembre.

Per il momento il bilancio è di sei morti e almeno 160 feriti, mentre i danni causati dalle forti raffiche di vento sono stati imponenti. Danneggiato pesantemente, per esempio, il ponte che porta all’aeroporto internazionale di Kansai. Il tifone Jebi ha rischiato inoltre di causare anche un disastro ambientale. I venti infatti hanno trascinato una petroliera attraccata nella baia di Osaka, che ha così urtato il ponte che collega l’aeroporto alla città di Izumisano. Per fortuna, sembra che non ci sia stata in mare alcuna dispersione di greggio.

Rimaste invece sempre sotto stretta osservazione le centrali nucleari, per evitare una seconda “apocalisse” nucleare dopo quella di Fukushima. Potenti raffiche hanno anche rovesciato diversi camion sulla superstrada Meishin. Prima dell’arrivo della tempesta, sono stati cancellati quasi 800 voli e praticamente tutti i collegamenti ferroviari, tra cui il treno ad alta velocità Shinkansen che collega Tokyo e Shin-Osaka. Evacuate inoltre 300mila persone tra Osaka, Kyoto, Nara, Hyogo, Kagawa, Ehime e Wakayama.

Le vittime

Stando alle prime informazioni, una delle vittime è morta a Higashiomi, nella prefettura di Shiga, travolta all’interno di un impianto di stoccaggio aziendale crollato. Un altro uomo è deceduto invece dopo essere caduto dal secondo piano della sua casa a Sakai, nella prefettura di Osaka. Un uomo di 67 anni nella città di Itano è stato colpito alla schiena da un oggetto trasportato dal vento mentre cercava di assicurare il tetto della sua casa. Un altro uomo di 60 anni è caduto invece da una risaia nella città di Mima.

A Kyoto, invece, alcune persone sono rimaste ferite dopo il cedimento di parte del soffitto della stazione della città. I video mostrano inoltre come le impetuose raffiche di vento abbiano scoperchiato il tetto e distrutto facciate di interi edifici. Le autorità locali hanno chiesto infatti ai giapponesi di non stare troppo vicino alle finestre o alle porte in vetro, che sarebbero potute esplode al passaggio del tifone Jedi.Gravi disagi anche per l’inevitabile interruzione di corrente, saltata in almeno 330mila abitazioni nelle regioni di Kinki e Shikoku. Annullato ovviamente il tour elettorale del primo ministro Shinzo Abe, candidato alle elezioni presidenziali.