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Un malore fatale in ufficio
Questa mattina, alle 10, un tragico evento ha colpito il gruppo bancario Credem. Angelo Campani, direttore generale dell’istituto, è deceduto a causa di un malore improvviso mentre si trovava nella sede centrale di via Emilia San Pietro a Reggio Emilia. Nonostante l’immediato intervento dei sanitari del 118, che sono giunti rapidamente sul posto, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
Il decesso è stato certificato presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Nuova.
La reazione della banca e dei dipendenti
La notizia della morte di Campani ha scosso profondamente l’intera comunità bancaria. In una nota ufficiale, il consiglio di amministrazione di Credem e gli azionisti hanno espresso le loro più sentite condoglianze alla famiglia del direttore generale, sottolineando il grande impatto che ha avuto sulla banca e sui suoi dipendenti. Il consiglio di amministrazione è stato convocato per il prossimo 9 luglio per discutere le prossime mosse e garantire la continuità operativa dell’istituto, che è assicurata dalle deleghe già in essere.
Una carriera dedicata al Credem
Angelo Campani aveva 62 anni e una carriera lunga e rispettata all’interno del Credem, iniziata nel 1981. Dopo aver ricoperto vari ruoli di responsabilità, era diventato direttore generale solo a gennaio 2023, succedendo a Nazzareno Gregori, una figura storica dell’istituto. Prima di assumere il ruolo di direttore generale, Campani aveva servito come condirettore generale e vicedirettore generale per sei anni, dimostrando una dedizione e un impegno costante per la crescita e lo sviluppo della banca.
Il futuro del Credem
La morte di Campani lascia un vuoto significativo all’interno del Credem, ma la banca ha assicurato che la continuità operativa è garantita grazie alla solidità della direzione generale e delle deleghe esistenti. La comunità bancaria attende con ansia le decisioni che verranno prese dal consiglio di amministrazione nei prossimi giorni, mentre i dipendenti e i clienti si uniscono nel cordoglio per la perdita di un leader stimato e rispettato.