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Trapani: il femminicidio dopo la telefonata dell'ex compagno

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La donna una volta ricevuta la telefonata dell'ex compagno, è arrivata all'appuntamento non sapendo cosa l'aspettasse veramente

Dopo aver ricevuto la chiamata dall’ex compagno, la donna si è recata all’appuntamento senza conoscere la vera natura di ciò che l’attendeva.

Femminicidio di Trapani: la telefonata dell’ex compagno

Secondo quanto riportato dal sito di tgcom24.mediaset.it, Marisa Leo quando ha ricevuto la telefonata dall’ex compagno Angelo Reina non ha sospettato di nulla e si è presentata all’appuntamento per prendere la bambina, nel vivaio di contrada Farla, fra Mazara e Marsala.

Secondo la ricostruzione dei fatti, all’appuntamento la bambina non c’era, Reina l’aveva lasciata poco prima dalla sua bisnonna, l’uomo si è invece presentato con una carabina calibro 22.

Sparando tre volte all’addome della donna.

Dopo il femminicidio: emerge una testimonianza

Nel 2020, Marisa aveva denunciato l’ex compagno per stalking e violazione degli obblighi familiari, ma l’anno successivo aveva ritirato la denuncia sperando in una riconciliazione.

Dopo il processo, il giudice civile aveva deciso di affidare congiuntamente la bambina al padre, che la prendeva nei fine settimana.

Dopo la morte di Marisa, sempre stando a quanto riportato dal sito di tgcom24.mediaset.it, un investigatore privato ha rivelato di essere stato incaricato dall’assassino di pedinare la giovane, confermando l’ossessione dell’uomo.