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Ucraina, oggi le domande di Finlandia e Svezia alla NATO: Duma valuta ritiro da OMS e WTO

Guerra in Ucraina

Mentre Finlandia e Svezia si accingono a fare domanda di adesione alla NATO, la Russia continua l'offensiva in Ucraina arruolando anche soldati ceceni.

Dopo averle firmate nei giorni scorsi ,oggi saranno presentate le domande di adesione alla NATO da parte di Svezia e Finlandia: intanto la Russia starebbe valutando di ritirarsi dall’Oms e dal WTO.

GB: “Ceceni per sopperire alle perdite russe”

Nel sul ultimo rapporto sulla guerra in Ucraina, l’intelligence del Regno Unito ha evidenziato che, nonostante le forze russe abbiano assediato Mariupol per oltre dieci settimane, la resistenza ha rinviato la conquista della città da parte della Russia. Ha quindi parlato di “frustrazione” per le truppe inviate da Mosca e di “perdite di uomini tra le forze russe“.

Nel tentativo di avere la meglio sulla resistenza ucraina, la Russia avrebbe quindi fatto un notevole uso di altro personale dispiegando migliaia di forze cecene concentrate soprattutto a Mariupol e Lugansk. Si tratta di combattenti volontari e uomini della Guardia nazionale la cui presenza “è una dimostrazione di come la Russia abbia problemi significativi di risorse in Ucraina“.

Finlandia e Svezia presentano domanda di ingresso alla NATO

Oggi la Finlandia e la Svezia presenteranno insieme le loro domande di adesione alla NATO, già firmate negli scorsi giorni. Mosca ha più volte espresso la propria contrarietà all’ingresso dei due paesi nordici nell’alleanza, e l’altro ieri lo stesso Putin ha detto senza giri di parole che tale decisioni comporterà delle conseguenze.

Alle 11.30 il premier italiano Mario Draghi incontrerà invece il primo ministro finlandese Sanna Marin.

Zelensky: “Raid continuano ma senza successo”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le truppe di Mosca hanno lanciato missili nella regione occidentale di Leopoli e nelle regioni di Sumy e Chernihiv nel nord-est nonché effettuato attacchi aerei nella regione orientale di Lugansk. “Tutto questo non sta solo creando tensione per il nostro stato, non è solo una prova della nostra forza. É una specie di tentativo di risarcire l’esercito russo per una serie di fallimenti nell’est e nel sud del nostro paese“, ha aggiunto.

Duma valuta ritiro da OMS e WTO

Secondo i media russi, la Duma starebbe valutando il ritiro dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Organizzazione mondiale del commercio.