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Università di Londra sollecita chiarezza sulla situazione di Sami Hamdi

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L'università SOAS di Londra si mobilita per la libertà di espressione di Sami Hamdi.

La situazione di Sami Hamdi, un noto giornalista e commentatore politico britannico, ha sollevato preoccupazioni internazionali dopo la sua detenzione presso un aeroporto della California. Hamdi, ex studente della SOAS University di Londra, è stato arrestato il 26 ottobre scorso mentre si trovava in visita negli Stati Uniti per un tour di conferenze.

Le autorità universitarie hanno espresso profonda inquietudine riguardo agli eventi che hanno portato alla sua detenzione.

Richieste di trasparenza e diritti umani

In una dichiarazione ufficiale, la SOAS University ha sottolineato la necessità di garantire trasparenza e procedimenti legali giusti nel caso di Hamdi, evidenziando che non ci sono prove che dimostrino una violazione delle leggi da parte sua. Il rettore ha esortato le autorità statunitensi a rispettare i diritti fondamentali di Hamdi, compresi quelli di libertà di espressione e movimento.

Il contesto della detenzione

Hamdi, 35 anni, era stato bloccato dai funzionari dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) al suo arrivo all’aeroporto internazionale di San Francisco. La sua detenzione è stata criticata dal Consiglio per le Relazioni Americano-Islamiche (CAIR), che l’ha definita un attacco diretto alla libertà di parola, collegando l’arresto alle sue posizioni critiche nei confronti delle azioni di Israele a Gaza, dove si sono registrati migliaia di morti e feriti a causa del conflitto in corso.

Le reazioni della famiglia e della comunità

La moglie di Hamdi, Soumaya, ha lanciato un appello affinché il governo britannico intervenga per riportare a casa il marito. In una conversazione telefonica, Hamdi ha riferito di aver avvertito dolori intensi, sollevando preoccupazioni sulla sua salute. La famiglia ha chiesto un intervento immediato da parte delle autorità britanniche per garantire il suo rilascio e la sua sicurezza.

Le implicazioni legali

La questione legale che circonda la detenzione di Hamdi è complessa. I suoi legali hanno presentato una serie di petizioni d’emergenza per contestare la detenzione, sostenendo che l’arresto non rispetta i diritti di un cittadino britannico in possesso di un visto valido. La corte federale degli Stati Uniti ha espresso dubbi significativi sulla legalità della detenzione, aprendo la strada a possibili sviluppi favorevoli per Hamdi.

Un appello alla società civile

Soumaya ha avvertito che la situazione di suo marito rappresenta una minaccia per la libertà di espressione di tutti, affermando che se un cittadino britannico può essere trattato in questo modo, non ci vorrà molto prima che anche i cittadini americani affrontino situazioni simili. Ha esortato il Congresso degli Stati Uniti a investigare sulle pratiche di detenzione dell’ICE, sottolineando l’importanza di difendere i diritti di tutti i cittadini.

“L’uscita di Sami deve avvenire immediatamente. Questo è un errore che deve essere corretto,” ha affermato Soumaya, facendo eco alle preoccupazioni di molti attivisti per i diritti umani che vedono in questo caso un potenziale precedente pericoloso per i diritti di espressione e informazione.