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Vaccino Covid, Bertolaso: "Decidiamo subito se partire con la terza dose, Lombardia pronta"

Guido Bertolaso

Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia, è pronto ad una nuova fase della campagna vaccinale e pensa alla terza dose.

Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia, è pronto ad una nuova fase della campagna vaccinale e pensa alla terza dose. Secondo lui a questo punto si tratta di una vera e propria esigenza.

Vaccino Covid, Bertolaso: “Terza dose? Un’indiscutibile esigenza”

Guido Bertolaso, consulente della Regione Lombardia, si sta preparando per una nuova fase della campagna vaccinale anti-Covid. Secondo lui la terza dose è “un’indiscutibile esigenza“. “Aspettiamo l’imput delle autorità sanitarie. Il tempo per decidere è oggi, al massimo i primi di settembre” ha dichiarato. “I vaccini funzionano, ce lo dicono i bassi tassi d’occupazione delle terapie intensive e degli altri reparti ospedalieri. Ma è probabile che l’immunità cali, quindi è necessario rinforzarla in vista dell’autunno, quando saranno possibili nuove ondate con il ritorno dalle ferie dei cittadini e la ripresa del lavoro e delle lezioni in presenza. I prossimi mesi saranno cruciali per dare la spallata al virus con la terza dose” ha dichiarato il consulente.

Bertolaso ha spiegato di avere già un piano pronto per la Lombardia, studiato a luglio con il presidente Attilio Fontana, la vicepresidente Letizia Moratti, i dirigenti e i tecnici lombardi. Un piano che è stato discusso anche con il generale Figliuolo e che ha ottenuto apprezzamenti.

Vaccino Covid, Bertolaso: “Piccole strutture di riferimento”

Bertolaso è convinto che la vaccinazione di massa come è stata gestita fino ad ora non può essere un modello per il futuro. “Per il nuovo richiamo ci concentreremo non più sui grandi hub ma su poli medio-piccoli, strategicamente localizzati sul territorio. Approssimativamente uno ogni 100-150 mila abitanti, quindi 60-70 centri in Lombardia. E coinvolgeremo il personale sanitario che non è assorbito dal lavoro ospedaliero. Penso ai medici di famiglia, che hanno già dato un contributo importante convincendo le persone a vaccinarsi ma anche facendo le iniezioni. Credo che questa sarà la strada principale” ha spiegato. “Pensiamo a piccole strutture di riferimento, per via dei requisiti di conservazione dei vaccini Pfizer e Moderna che saranno i più usati” ha aggiunto. “Faranno la loro parte le aziende. Finora hanno vaccinato poco perché quando è stato dato il via libera a questo filone della campagna, tanti dipendenti si erano già immunizzati. Ma saranno strategiche per i richiami. E giocheranno un ruolo anche le farmacie: 21 hanno da poco iniziato con le somministrazioni in via sperimentale” ha spiegato Bertolaso, aggiungendo che ogni capoluogo manterrà un hub.

Vaccino Covid, Bertolaso: la campagna delle terze dosi

Siccome al momento consideriamo che la protezione del vaccino duri nove mesi, a settembre avremo le prime ‘scadenze’ per chi ha ricevuto la dose a gennaio. Partiremo con gli anziani che vivono in Rsa, con il personale sanitario e i fragili: gli over 60 e chi ha patologie” ha dichiarato Bertolaso. “Credo che stiamo dando troppo spazio a idee e giudizi diversi sui vaccini e sul virus, con l’effetto di disorientare la gente. Di fronte a quello che abbiamo passato e che non è ancora finito dobbiamo fare squadra. Se rimaniamo uniti la prossima primavera il virus sarà davvero alle spalle” ha aggiunto.